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Con il Torino conta solo la vittoria. E ora Strama è a rischio...

di Davide Gani

 

Domenica il Torino farà tappa al Friuli per affrontare l’Udinese. Inutile dire che il momento che stanno vivendo le due squadre è diametralmente opposto, con i granata in piena corsa per un posto in Europa e l’Udinese, invece, che deve guardare più alle proprie spalle che davanti.

Senza girarci troppo intorno, questa sarà la classica gara da dentro o fuori. La parola d’ordine è “VINCERE”; nient’altro conta come la vittoria dopo un periodo a dir poco buio.

La conquista dei tre punti sarebbe molto importante per due principali motivi: il primo è prettamente di livello “tecnico”, il secondo di livello morale. Vincere aiuterebbe l’Udinese a fare un passo in avanti verso la salvezza (contando, comunque, che ai bianconeri mancano tre potenziali punti) e uscire da cattive acque.

Inoltre, portare a casa a gara risolleverebbe il morale in casa bianconera. Battere il Torino su questo piano sarebbe importantissimo: prima di tutto chiuderebbe la serie aperta di tre sconfitte consecutive; in secondo luogo metterebbe fine ad un digiuno di vittorie casalinghe che dura esattamente da un girone (Atalanta, 2-0); infine, perchè il Torino è tornato a conquistare punti in serie, tornando ai livelli della passata stagione e forse anche qualcosa di più. La squadra di Ventura, infatti, è la migliore del 2015 con 19 punti conquistati (più il passaggio del turno in Europa), e non perde dal 30 novembre contro la Juventus: tre mesi esatti!

In caso di sconfitta, poi, anche Stramaccioni non potrà più essere tranquillo. Se finora ha sempre ottenuto la fiducia della dirigenza, sembra che in caso di sconfitta (ma forse anche di pareggio) nella prossima partita la panchina del tecnico romano potrebbe saltare.

 


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