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Come si fa a parlare di mancanza di motivazioni quando in palio c'è la salvezza?

di Stefano Pontoni

Sento molto parlare in questi giorni, soprattuto su quei social che ormai sono diventati spesso uno sfogatoio, di mancanza di motivazioni, di giocatori svogliati e di un campionato che non avrà praticamente senso. Non sono d'accordo, perché la ripresa è cosa vera, non si tratterà di una serie di amichevoli ma di partite che avranno in palio punti pensatissimi. 

Finale decisivo, ancor di più per i nostri colori. L'Udinese si gioca tutto in 12 giornate. Con 3 punti soltanto dal Lecce e un calendario davvero ostico, la salvezza non è cosa per scontata. Troppe partite, troppe incognite per dirsi già sicuri. Sarebbe un errore soltanto pensare di essere al riparo da ogni rischio. Dietro soprattutto il Lecce proverà a spingere. Samp e Genoa rischiano ma anche noi, purtroppo, siamo lì, impantanati sul fondo. E' questo che ad oggi ci dice la classifica. 

Società, allenatore e squadra lo sanno. Per questo i bianconeri hanno serrato i ranghi e iniziato a lavorare duramente. Al Bruseschi i ritmi sono alti, la voglia è quella di non sbagliare l'approccio, di arrivare pronti all'inizio così da evitare che il cammino verso la salvezza si possa complicare. Senza la sicurezza di poter portare a termine la stagione (la sospensione resta sempre e comunque una possibilità da tenere in considerazione) meglio fare punti fin da subito.

Ho sentito più di qualcuno parlare di giocatori con la testa già altrove. Vero che in rosa c'è più di qualche elemento con la valigia in mano ma si tratta pur sempre di professionisti e sulla professionalità non voglio assolutamente eccepire. Anche chi se ne andrà via a fine stagione sono sicuro che ci metterà il massimo della voglia, se non per la società almeno se sé stesso. Sulla maglietta c'è stampato a chiare lettere il cognome di ognuno. Se qualcuno ambisce ad una big devo dimostrare di valere il salto sul campo. Le parole, soprattutto in un mercato così povero, non bastano a nessuno.

Non posso immaginare poi giocatori che tireranno indietro la gamba. Nessuno, dalla terza categoria alla A, quando va in campo ci va perdere. Pensare il contrario sarebbe una follia.

L'aspetto che potrebbe invece incidere è la mancanza dei tifosi sugli spalti. Senza la vicinanza e l'affetto dei fedelissimi verrà a mancare un pizzico di adrenalina, quello sì. Senza il rumore dei tifosi, senza l'incitamento dello stadio in campo si respireranno sensazioni diverse. A porte chiuse il fattore campo potrebbe essere azzerato ma questo sarà un problema per tutte le squadre. Se poi penso che il rendimento nel nuovo Friuli della nostra squadra è stato spesso deficitario allora mi sembra lecito mettere in dubbio l'importanza del 12esimo uomo. 

Giusto essere preoccupati ma non dobbiamo essere disfattisti. Sarà una dura lotta questo è certo ma l'Udinese ha tutte le carte in regola per potersi salvare. La ritroveremo motivata e vogliosa.


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