.

Che fine ha fatto il trequartista? L'esplosione di Muriel e le correzioni di Guidolin

di Marco Bonitti

A Udine il trequartista non va più di moda. E pensare che l'estate scorsa la dirigenza friulana aveva pensato addirittura a Diamanti per accontentare le richieste di Guidolin. La probabile cessione di Fabbrini, (il ragazzo vuole giocare e ci sono diverse squadre pronte ad accontentarlo) e la "sparizione" di Maicosuel, ci dicono che Guidolin ha definitivamente optato per un modulo più offensivo con due punte di ruolo. Difficile dire se la decisione dell'allenatore veneto sia dovuta a una scelta tecnica o alla mancanza di un elemento in grado di ricoprire quel delicato ruolo. Di certo i due giocatori che avrebbero dovuto fare i trequartisti (Fabbrini e Maicosuel, appunto), per una ragione o per l'altra non hanno mai convinto. Al primo non si può certo rimproverare l'impegno, anzi, molto spesso la troppa generosità messa in campo dall'ex Empoli ne pregiudica la pericolosità negli ultimi metri. Il brasiliano si è presentato ai tifosi friulani con un gol a Firenze, salvo poi deludere tutti con il famoso rigore del preliminare, poi è arrivata l'esclusione dalla lista Europa League e un paio di riapparizioni (assist a Napoli e gol vittoria contro il Pescara). Troppo poco per guadagnarsi la fiducia di Guidolin. Il ritorno di Muriel e la sua esplosione hanno tolto diverse castagne dal fuoco al Guido e non a caso l'Udinese ha ricominciato a correre. Difficilmente, però, Muriel potrà ricoprire il ruolo che fu di Alexis Sanchez, perchè, per caratteristiche fisiche, sembra avere un raggio d'azione più limitato rispetto al cileno, ma sicuramente è un attaccante temibilissimo negli ultimi 25-20 metri. Starà a Guidolin adesso far convivere il colombiano con Di Natale, due giocatori che ad inizio stagione si pensava fossero incompatibili.


Altre notizie