.

Cannavaro sì, Cannavaro no: il tempo stringe

di Stefano Pontoni

L’incontro londinese di ieri non ha portato alla tanto attesa fumata bianca o nera qualsivoglia. Tutto rimandato al prossimo weekend, quando è in programma il terzo e decisivo meeting tra le parti. Il motivo dello stallo? Nessun problema sostanziale, anzi rinnovata la stima e la fiducia reciproca, nonché l’intenzione di trovare un accordo per proseguire insieme. Manca però quello spunto decisivo che sblocchi l’impasse venutasi a creare. Per questo meglio rifletterci ancora su, capire se veramente questa è la scelta migliore possibile per ambo le parti.

Gino Pozzo prende tempo, non vuole affrettare la decisione e ripetere l’errore compiuto la scorsa estate con Sottil, che venne rinnovato nonostante i tanti dubbi derivanti da una seconda parte di stagione in calando. Il numero uno bianconero pesa ogni dettaglio e nel mentre si guarda anche attorno in cerca di un allenatore con il quale sia possibile aprire un ciclo triennale. L'intenzione, dopo le sofferenze dell'ultimo campionato, è quella di dare il via ad un nuovo progetto tecnico a medio-lungo termine, che possa ridare quella solidità smarrita anche a causa dei troppi cambi in panchina.

Si aspetta con il rischio, però, di restare con un pugno di mosche. Perché Dionisi è ad un passo dall’accettare l’offerta del Palermo, Baroni è corteggiato dalla Lazio, Zanetti si avvicina al Verona e Juric è fuori portata una questione prima di tutto di costi. La sorpresa potrebbe essere Vivarini, capace di portare il Catanzaro ad un passo dalla finale playoff di B. Il tecnico abruzzese è la classica soluzione low cost, in linea con le esigenze di bilancio ma che non infiammerebbe affatto la piazza. Sullo sfondo c’è sempre la pista estera, una scommessa però rivelatasi in passato un flop (Valzquez non arrivò a Natale, al suo posto prima Nicola e poi Tudor).

Dal canto suo Cannavaro avrebbe dato disponibilità a restare (e con lui anche il fratello e vice Paolo). Conquistata la salvezza con la vittoria in extremis contro il Frosinone, il campione del mondo vuole giocarsi questa sua prima e vera occasione in Serie A dopo le varie ed esotiche avventure in Cina, Qatar e Arabia Saudita e dimostrare finalmente il proprio valore da allenatore in Italia. Due sole le condizioni poste: ingaggio da 800 mila euro a stagione; garanzie tecniche affinché venga allestita una squadra almeno in grado di competere per una posizione mediana di classifica.

Serve prendere al più presto una decisione. Soltanto un mese ci separa al raduno estivo. C’è da programmare la prossima stagione, che deve essere assolutamente più tranquilla di quella appena trascorsa.


Show Player
Altre notizie