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Bivio per l'Udinese: crescita vera o salto di qualità mancato?

di Federico Mariani

Quattro punti in sei partite. Questo è il bottino racimolato nelle prime uscite del 2017. Sicuramente si tratterebbe di un raccolto misero se non si considerassero le rivali trovate dinnanzi: Inter, Roma e Fiorentina erano avversari decisamente ostici sulla carta e purtroppo il campo non ha smentito le previsioni. L’unica vittima illustre è stata il Milan, sconfitto 2-1 allo stadio Friuli. Probabilmente si poteva pretendere di più nella sfida contro l’Empoli.

In ogni caso, la classifica sembra ormai definita e consolidata. Difficile per l’Udinese salire più di tanto. Resta aperto il discorso top 10, visto che il Chievo Verona è avanti di soli tre punti e ci sono tante altre squadre in grado di inserirsi nella corsa per questo piazzamento importante. La lotta per la retrocessione sembra ormai segnata, vista l’incapacità offerta finora da Palermo, Crotone e Pescara di infilare un filotto di risultati utili per risollevarsi.

Nelle prossime gare, l’Udinese capirà come sarà la sua seconda parte di stagione. Fare punti pesanti contro Sassuolo, Lazio e Juventus potrebbe essere già un buon segnale per dare ancora un senso al proprio campionato, al di là del solito impegno di onorare la maglia e di lasciarsi andare a prestazioni incolori e mediocri. Nel caso di almeno una vittoria nelle prossime tre sfide si potrebbe anche pensare seriamente di puntare ad entrare nella top 10. Altrimenti, sarà difficile porsi altri grandi traguardi. Per questo ora si deciderà il futuro immediato di questa stagione. Finora, il campionato bianconero è stato indubbiamente positivo, con una salvezza praticamente già acquisita a dicembre. Sarebbe senz’altro piacevole riuscire a fare qualcosa di più, anche per migliorarsi dopo tre stagioni molto complicate. Uno stimolo importante per non accontentarsi e per dare un senso ad un percorso di crescita intrapreso nelle ultime due stagioni. Ricadere negli stessi vizi e non correggere minimamente i soliti difetti sarebbe una nuova sconfitta.
 


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