Apu Udine, Martelossi: "Il doppio ruolo è assai stimolante. Roster? Esterno e lungo saranno americani"
Questi sono stati i giorni del ritorno all'Apu Udne di Alberto Martelossi. Per l'ex coach bianconero, un doppio e stimolante ruolo che lo vedrà dividersi tra scrivania e panchina. A parlarne è stato lui stesso in conferenza stampa: “Il presidente Pedone e il coach Boniciolli hanno puntato su di me. Quando la società mi ha contattato mi ha proposto subito un ruolo di tipo manageriale. Ero intrigato di questo nuovo ruolo ma allo stesso tempo ancora non mi sentivo pronto per lasciare il campo. La prima risposta era stata no, ho detto alla società che in caso avrei potuto dare da esterno una mano in questa fase di ricostruzione. Poi Matteo Boniciolli mi ha fatto cambiare idea. Lui voleva al suo fianco un ‘vice’ esperto, la mia controproposta è stata quella di poter abbinare ad un ruolo dirigenziale anche uno più legato al campo. Sono stato contento che la società mi abbia offerto questo doppio e stimolante incarico. Quando la società sceglie e designa una persona come Boniciolli al centro del progetto, avere un gm forse era anche eccessivo, quindi si è pensato di dividere un po' le competenze.
Da quali certezze riparte il progetto Apu?
“Le certezze sono date dal fatto che è stato costruito un staff tecnico davvero interessante. Bonicolli è un allenatore che non ha bisogno di presentazioni. L'aspetto più stimolante è l'ambiente che è stato creato in questi anni. Un ambiente che offre grandi stimoli. Si respira una grande vitalità, in città c'è un grande interesse per la pallacanestro. Dobbiamo ripartire da questo".
Qual è la scaletta degli appuntamenti?
"Da martedì ricominicero gli allenamenti al Benedetti per chi è sotto contratto. Un rinizio per chi fa già parte della squadra ma sarà anche l’occasione per una sorta di try-out aperto a chi vorrà farsi vedere. Non sappiamo, invece, quando potrà ricominciare effettivamente la preparazione, siamo ancora nel mezzo di una situazione in divenire".
Verona sta per accettare il salto in A2, quali sono invece le ambizioni di Udine.
"II desiderio è quello di raggiungere la A il prima possibile, di aggregarsi alle altre importanti squadre del Triveneto".
A che punto è la costruzione del roster?
"Abbiamo tante idee, il confronto con il coach e la proprietà è costante. Cerchiamo un esterno e un lungo americani. Bisogna saper leggere e aspettare il mercato, oggi possiamo solo fare delle previsioni. Nei prossimi giorni si possono prospettare occasioni importanti sia sul mercato italiano che su quello statunitense. Sarà importante la compenetrazione tra stranieri e italiani. Conta la squadra, anche gli italiani debbono essere protagonisti, noi ne abbiamo di bravi. Gli americani si devono inserire in un contesto europeo, quindi il nostro primo sguardo sarà su chi ha già esperienza almeno in ambito europeo. Ma poi ci sono le eccezioni, come insegna l’esempio di Coupain, un marziano che si catapultò con qualità nel derby di Trieste e poi fece partite importanti e ha poi dimostrato tutte le sue qualità. La squadra deve essere unica, non spezzata tra americani e italiani. Vorremmo giocatori che sappiano rinunciare al loro tiro personale per coinvolgere i compagni”.
Amato e Pellegrini, che ci dice a riguardo di questi due nomi?
"Sono due nomi apprezzati ma in posizioni contrattuali diverse. Amato è sotto contratto, quindi risponderà alla chiamata della ripresa allenamenti di martedì, mentre Pellegrino è un giocatore che sta lavorando per conto proprio a Udine ma non ha alcun legame con noi, per questo martedì non sarà del gruppo".
Gli Under?
"Stiamo facendo dei ragionamenti, della valutazione tecniche e economiche. Penna rimarrà in quota Under, una cosa assai imprevista e che potrebbe essere interessante. Ci sono dei giocatori che hanno dei contratti in essere che sono obiettivamente alti e non proporzionati al momento attuale".
Quale sarà la filosofia della squadra?
"Al di là delle idee, per essere efficaci e vincenti bisogna essere concreti. Le squadre veloci fanno spettacolo, ma nel momento clou contano la solidità e la durezza fisica e mentale Vogliamo una squadra che non dovrà cedere un centimetro".