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A.P.U., si parte!

di Franco Canciani

Si è riunita oggi (al netto di Beverly, in permesso concordato fino a sabato) l’A.P.U. OWW che dovrà contendere alle avversarie un posto al sole nella prossima A2 che inizierà ad ottobre.

Un pubblico caldo ed entusiasta ha accolto i vecchi ed i nuovi atleti dell’altrettanto nuovo coach Ramagli; sorrisi, qualche foto ma subito dopo primo anticipo di torchiata ad opera del dottor Braida.

La prima settimana di preparazione, infatti, si svolgerà in città con due sessioni di allenamento al Carnera, prettamente fisiche; la palla e gli schemi appariranno sporadicamente, con maggiore regolarità da domenica prossima in poi quando la banda si sposterà a Gemona ove riceverà il solito, altrettanto caloroso abbraccio pedemontano.

Un’A.P.U. a trazione friulana: il Cigno, Jack, Vito di ritorno dalle Calabrie e tanti giovani costituiscono un’ossatura che sa cosa significhi ‘orgoglio friulano’. Certamente, loro sì, hanno dna tatuato con l’aquila patriarcale e tanti slogan gli saranno superflui.

Un’A.P.U. profondamente diversa da quella della stagione passata: più giovane, composta da giocatori di ‘sistema’ più che da nomi di richiamo; più funzionale alle esigenze di un coach-insegnante come Ramagli più che un gruppo di giocatori da far diventare squadra, come l’anno scorso non riuscì a Demis e Martello (e non certo solo per responsabilità loro). Ci sono giocatori su cui scommetto: come tutti ho visto i filmati che riguardano TeeJay Cromer, e mi è sembrato (degli americani visti a Udine nel passato più recente) un tiratore vero e non un adattato, come Dykes ed in parte il talentuoso Simpson. Che a Udine, per inciso, ha mostrato molto poco del proprio repertorio.

Punto sulla voglia di rinascita, dopo troppi infortuni, di Jack Zilli; sulla maturazione di Vittorio Nobile e sulla stagione di riscatto di capitan Cortese. In particolare, però, continuo ad insistere sul gaucho di General Rosa: Agustin Fabi è un gran giocatore, spesso sottovalutato, che può fare le fortune di una squadra del nostro livello.

Udine pare completa in ogni reparto: ora tocca a coach Ramagli il compito, non semplice ma possibile, di trasformare un gruppo di buoni atleti in una squadra. Siamo alla quarta stagione di A2, probabilmente il momento migliore per provare… a fare del proprio meglio.


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