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Alla scoperta di Rodrigo De Paul: un talento con i numeri del predestinato

di Stefano Pontoni

Sembra davvero fatta per Rodrigo De Paul. Un colpo importante, esagerato rispetto a quanto fatto nelle passate stagioni. L'Udinese torna prepotentemente sui giovani talenti e chiude per un calciatore che in prospettiva può diventare un campione. De Paul è un talento vero e si lo capisce già a 19 anni quando al Racing indossa la maglia con il numero 10. Un predestinato. 

Rodrigo è un centrocampista che ama giocare sulla trequarti ma può essere anche impiegato come esterno. Molto dotato tecnicamente vanta un ottimo controllo palla con cui riesce a gestire con personalità la manovra da metà campo in poi. Il suo punto di forza è il dribbling, ama saltare l’uomo e fornire assit ai compagni. La grande rapidità unità ad un ottimo controllo palla al piede ne fanno un giocatore imprendibile. E’ dotato di un potente e preciso destro dalla distanza ma la cosa che sorprende di questo ragazzo dal faccino pulito è un’altra. Il suo piede preferito è il destro ma gioca sulla corsia sinistra di centrocampo. Le sue grandi qualità gli permettono di accentrarsi dall’out di sinistra per mandare in rete i compagni con assist di pregevole fattura o di scoccare velenosi tiri dalla distanza.
Per caratteristiche ricorda il primo James Rodriguez ed un certo Erik Lamela con cui condivide buona parte del bagaglio tecnico.

Rodrigo nasce a Sarandì, un sobborgo che fa parte del Partido di Avellaneda, il 24 Maggio 1994. Da sempre tifosissimo del Racing inizia la sua brillante carriera proprio nella sua squadra del cuore.
Dopo aver scalato tutte le giovanili dell‘Accademia debutta in prima squadra nel Torneo Final del 2013 nella partita contro l’Atletico Rafaela subentrando al minuto ’76. La prima da titolare invece è il 3 Marzo 2013 contro il Lanus mentre il primo goal con la maglia celeste-bianco lo sigla dopo sette giorni contro il San Martin con un potentissimo tiro dalla distanza. In questa stagione mette a segno un goal e tre assist nelle 29 partite disputate, segno di come sia diventato un punto fermo dell’undici allenato da Reinaldo Merlo.

Nominato “El Pollo” è divenuto ben presto il beniamino dei tifosi del Juan Domingo Pedron meglio conosciuto come El cilindro proprio per la sua classica forma.

Poi a luglio 2014 il passaggio al Valencia, convinto da Ayala, dopo essere stato ad un passo dall'Udinese. In Spagna le cose non vanno come ci si aspetta. Se la prima stagione tutto sommato è positiva, la seconda decisamente no. Dopo 9 presenze in Liga, nell'ultimo campionato è tornato in Argentina in prestito, sempre al Racing de Avellaneda. 

Ora torna in Europa, per esplodere definitivamente con la maglia dell'Udinese.

 


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