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Accontentiamoci!

di Stefano Fabbro

E' stata probabilmente la settimana più complicata per mister Davide Nicola da quando è sulla panchina bianconera, la sonora sconfitta di Marassi ha influito molto sulla testa dei giocatori, ma soprattutto sull'umore della tifoseria, rimasta in totale silenzio durante i 90 minuti della partita di ieri contro la Fiorentina. 


Nonostante tutte le problematiche tattiche, tecniche e questa volta anche ambientali, l'Udinese è riuscita a sfoderare una prestazione dignitosa contro un avversario che appena quattro giorni prima aveva rifilato sette gol alla Roma e che vanta di un attacco di assoluta pericolosità, con Chiesa e Muriel che, da quando giocano assieme, hanno fatto soffrire qualsiasi avversario abbiano trovato di fronte. Visto il momento dei bianconeri, nella mente di tutti i tifosi la sconfitta era già scritta, e invece ne viene fuori un pareggio, anche caratterizzato da qualche rammarico, soprattutto per quel finale in cui sono stati stracciati diversi contropiedi a campo aperto per errori banali. 


Chiaramente la vittoria sorprendente del nuovo Bologna di Mihajlovic rende questo pareggio quasi un risultato inutile, ma vista la pochezza tecnica della squadra forse è anche giusto accontentarsi di questa Udinese, non si può chiedere di più a questi giocatori ai quali ieri non si può rimproverare nulla dal punto di vista dell'impegno, della lotta e del sudore, ma a livello tecnico è meglio sorvolare. Accontentiamoci di questo pareggio contro la squadra più in forma del campionato, accontentiamoci di non aver lasciato neanche le briciole a gente come Muriel e Chiesa, ma soprattutto bisogna guardare in faccia alla realtà: la squadra è mediocre e per raggiungere la salvezza in queste condizioni, occorre giocare in questo modo, solidi e compatti dietro per poi ripartire in contropiede, visto che più volte abbiamo avuto la conferma che la costruzione non è per niente il pane di questa squadra e di questi giocatori. 


La società ha l'obbligo di fare delle riflessioni, il messaggio della Curva Nord di ieri è stato chiaro, ma almeno la squadra ha dato quello che poteva dare, una prestazione solida e di orgoglio contro un avversario forte, accontentiamoci di questo, nonostante la classifica pianga più di prima, dopo il Torino, dando per scontato il rinvio della partita contro la Lazio, arriveranno Chievo e Bologna al Friuli, due match che diranno molto, moltissimo sulle serie speranze di salvezza di questa squadra, che ieri forse ha raggiunto addirittura il massimo delle sue limitate capacità. 
 


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