A TU PER TU con Lorenzo Petiziol: questa Udinese pare una banda che suona il rock
Non è un sogno, sto godendo! E' incredibile, quinta vittoria consecutiva, da non credere. Il gol di Lasagna me lo sognerò di notte. Il sangue mi scorre nelle vene come un torrente in piena.
Oddo ha detto che non se l'aspettava, figuriamoci noi. Mi sia concesso di dire con il petto in fuori che non abbiamo rubato nulla. Il Bologna è andato in vantaggio con un'autorete di Danilo e ci è stato perfino negato un rigore su Lasagna e che lo sciagurato arbitro ha fatto un recupero sciagurato di sette minuti. Nonostante tutto l'Udinese gioca a vince ancora, 2 a 1. Come faccio a non godere? Dovete godere tutti, 27 punti in classifica, una partita ancora da recuperare e una squadra che pare una banda che suona il rock e che riesce a recuperare lo svantaggio con personalità in soli dieci minuti e che comanda il gioco per quasi tutto il secondo tempo. Solo alla fine siamo stati un po' in trincea ma va bene così.
Rientrava Samir, un po' a sopresa. Chapeau al brasiliano che non ha sbagliato nulla come del resto tutto il reparto difensivo. Sfortunato il tocco di Danilo, non è certo un errore. Un cenno di plauso lo voglio fare a Bizzarri che riesce a dare sempre tanta sicurezza alla squadra che neanche un reggimento in armi potrebbe far di meglio. Dalla cintola in su una compattezza ed un sacrificio senza eguali e pensare che Barak non ha giocato la sua migliore partita, così come Jankto. Entrambi però ha sempre la lampadina accesa. Tengo per ultimo Lasagna. Sua è stata la firma sull'azione che è stata una sentenza senza appello. Un azione partita da Bizzarri che tutta da prima è arrivata in mezzo all'ara, 11 secondi e tutta da prima, uno quadro d'autore da appendere. Da non credere. Un supergol.
Oggi è così, domani si vedrà. Io sono ottimista, quanto durerà non lo so. Il calcio è fatto così per cui bisogna prendere quello che viene giorno per giorno. La mia speranza è stellare e quelle che stelle che vedete in alto nel cielo sono i giocatori dell'Udinese. Quello con l'aureola? Massimo Oddo.