4 novembre 1997- 18 anni fa a Udine andò in scena la storia: Udinese-Ajax
I bianconeri giocano senza paura e dominano gli olandesi: rimonta vanificata da una distrazione, ma il pubblico applaude lo stesso L'Ajax spezza il cuore all'Udinese Poggi e Bierhoff fanno sognare i friulani che poi sprecano, Arveladze li punisce a 10' dalla fine
Un miracolo puo' materializzarsi per 45', il tempo di un tempo, ma poi puo' anche evaporare a una decina di minuti dal traguardo, quando la vista e' annebbiata dalla fatica e quando il cuore e' in gola. L'Udinese agguanta e rimonta l'Ajax in un attimo con Poggi (25') e Bierhoff (32'), non riesce a sferrare il pugno del k.o. e al 35' della ripresa deve arrendersi al colpo di biliardo di Arveladze, quello che di fatto significa l'eliminazione dalla Coppa Uefa. Pero' questa squadra merita l'onore delle armi perche' ha osato nei confronti del leggendario Ajax quanto nessuno era mai riuscito a osare in questa stagione. Ed il grande pubblico friulano, difatti, applaude di cuore una sconfitta che, in fondo, e' un grande successo: di civilta', di immagine, comunque di gioco. Quella di ieri era la sfida attesa da una vita, cioe' da 101 anni, non era mai accaduto che il calcio friulano volasse tanto alto. Neppure nell'epopea di Zico. Ci sarebbero state dunque tutte le premesse per un atteggiamento impacciato da parte della formazione di Zaccheroni. E invece i bianconeri risultavano subito sorprendenti per lucidita', rigore tattico e forza fisica, tanto da costringere l'Ajax a congelare il ritmo, esponendo in vetrina la propria esperienza, la propria capacita' di muoversi a memoria. Dando il cuore, montando la guardia con grinta sulle fasce, badando in sostanza a non commettere errori e capitalizzando nel contempo le proprie risorse offensive, l'Udinese era encomiabile nella sua capacita' di non cadere nella trappola olandese. Con quell'andamento cosi' lento, Litmanen e i suoi fratelli parevano un serpente velenoso in attesa della vittima, pronti ad iniettarle il siero paralizzante. Atteggiamento innaturale, quello ospite, come innaturale dev'essere risultata l'opposizione della banda - Zaccheroni. In Olanda l'Ajax dispone a piacimento del campionato e, se aggredito con violenza, si spoglia di tutto il suo alone di leggenda. Cosi', squarciata dagli assist di Amoroso e dal dinamismo di Poggi quasi fosse una scatoletta di sardine, la difesa di Morten Olsen metteva i brividi rimediando, dapprima con Oliseh (chiusura disperata su Bierhoff al quarto d'ora) e successivamente con una tempestiva opposizione di Van der Sar ancora sul tedesco (21'), alle situazioni a rischio in area. L'insistita ricerca del retropassaggio al portiere, se da un lato ne tradiva l'impaccio, dall'altro costava carissimo agli olandesi. Visto che era proprio uno sciagurato appoggio all'indietro di Oliseh ad offrire a Poggi la possibilita' del destro vincente (25'). La gioia del popolo friulano si trasformava in una sorta di dolce follia collettiva quando, sette minuti piu' tardi, un'avvolgente trama bianconera Bierhoff - Poggi - Helveg metteva Bierhoff in condizioni di insaccare. Esito sorprendente ma legittimo di questa sfida, visto che a Cappioli si offrivano altre due palle gol: al 44' destro incrociato fuori e in avvio di ripresa punizione magistralmente pizzicata da Van der Sar. Ecco dunque l'Ajax che il campionato olandese non e' in grado di mostrarci, squadra non di 10 ma di 11 giocatori, in cui il portiere non e' un optional ma un terminale chiave del collettivo. E difatti si confermava immenso, Van der Sar, allungandosi sulla parabola maligna di Amoroso (10'), prontamente imitato da Turci, freddo nel toccare oltre la traversa la saetta di Litmanen all'11'. Un Turci, purtroppo, non altrettanto impeccabile nell'episodio cruciale, la rete di Arveladze a 10' dal termine, un sinistro impossibile quasi dalla linea di fondo che inceneriva il sogno di Udine europea. Nel mezzo, tra Turci 1 e Turci 2, un rigore invocato con buone ragioni da Locatelli, cui Frank de Boer si aggrappava fino ad abbatterlo, (30') e successivamente un pallonetto di Bierhoff (36') e l'ultima incursione di Locatelli (46') che lasciavano in gola l'urlo del gol. Udine addio, con onore.
UDINESE 2 Turci 5,5 Bertotto 6 Calori 6,5 Pierini 6,5 Helveg 6 Giannichedda 6,5 Walem 6 Cappioli 6 Poggi 7,5 Bierhoff 7,5 Amoroso 7,5 All.: Zaccheroni 6,5
AJAX 1 Van der Sar 7,5 Tobiasen 6 Blind 5,5 Oliseh 4,5 F. de Boer 5,5 R. de Boer 6 Litmanen 6 Witschge 5,5 Dani 5 Arveladze 6,5 Hoekstra 6 All. Olsen 6 Arbitro: Durkin (Inghilterra) 6
Marcatori: Poggi al 25' e Bierhoff al 32' p.t.; Arveladze 35' s.t.
Ammoniti: Van der Sar, Helveg, Bertotto, Pierini, Oliseh, Gargo. Sostituzioni Udinese: Gargo (6) per Walem 24' s.t.; Locatelli (6,5) per Poggi 28' s.t.; Genaux (s.v.) per Cappioli 36' s.t. Ajax: Rudy (6) per Witschge 35' p.t.; Sibon (6) per Hoekstra 13' s.t.; Gorre' (s.v.) per Dani 45' s.t. -----------------------------------------------------------------
L'AMAREZZA DI ZACCHERONI "E' mancato il colpo del k.o." UDINE - Applausi dei tifosi friulani all'Udinese, nonostante l'eliminazione, al fischio finale. Ma delusione, rammarico, rabbia: questi sono stati i sentimenti di Zaccheroni e di tutti i giocatori udinesi a fine gara. "E' dura da mandare giu' questa esclusione - ha detto Zaccheroni -. Uscire cosi' dall'Europa e' maledettamente duro. Ora, pero', bisogna andare avanti e dimenticare in fretta. Dovevamo chiudere la partita nel primo tempo. Ci e' mancato il colpo del k.o.: loro, invece, con un solo tiro in porta hanno ottenuto il massimo". Secondo Zaccheroni, "la squadra e' stata perfetta: ho visto una grande Udinese e un grandissimo pubblico. Meritavamo di superare il turno, ma non abbiamo avuto fortuna. L'Udinese ha inchiodato nella propria area l'Ajax, da tempo non vedevo una partita cosi' intensa. La palla sembrava schizzare come in un flipper. Abbiamo battuto l'Ajax: e' la loro prima sconfitta in questa stagione". Secondo l'allenatore dei friulani, "la qualificazione l'abbiamo buttata ad Amsterdam per una mia volonta' di cambiare l'atteggiamento del centrocampo disponendolo a rombo. In quella gara abbiamo concesso all'Ajax 45 minuti di superiorita', che poi abbiamo pagato".