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Pordenone, Rossitto: "Mi spiace per la piazza e per Tedino, Lovisa non mollerà"

di Davide Marchiol

Sulle colonne de Il Gazzettino Fabio Rossitto, ex allenatore del Pordenone, ha fatto il punto della situazione sui ramarri, che sono ormai a pochi passi dal ritorno in Serie C dopo tre stagioni di cadetteria, partendo dai ricordi della stagione 2014-2015 dove c'era proprio il nativo di Aviano in panchina: "Ricordo ancora  tutte le emozioni della rincorsa verso i playout e tutta l’amarezza per aver mancato la salvezza. Si tratta però di due storie totalmente diverse. Prima di tutto perché allora il Pordenone giocava in C. Rimontare un distacco notevole in serie B è molto più difficile. Inoltre allora fummo spinti pure dal grande entusiasmo dei tifosi che affollavano il Bottecchia. In questa stagione alle sfide dei ramarri al Teghil hanno assistito solo coloro che non riescono proprio a vivere senza esternare la loro passione per i colori neroverdi: la differenza è notevole. Mi spiace per Bruno Tedino, perché so quanto vale e quanto ci teneva a riprendere in mano le redini dei ramarri. Con lui in effetti la qualità del gioco espresso dai neroverdi è notevolmente migliorata, ma evidentemente non abbastanza per consentire al Pordenone di prevalere sulle rivali nella lotta per la salvezza. La retrocessione a questo punto è quasi una certezza, anche in caso di ritorno in C però sono sicuro che Mauro Lovisa non mollerà: arrendersi non fa parte del suo carattere, ripartirà dalla C per riportare la sua creatura in B e un giorno, come ha già confessato, magari anche in A. Sarebbe importante che fosse affiancato da qualche imprenditore disposto a condividere le spese per la rinascita e la ricrescita. Il massimo sarebbe se tale imprenditore fosse italiano e magari pure friulano".


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