Pordenone, le prove non bastano: il fallimento è dietro l'angolo
Il futuro del Pordenone Calcio è appeso ad un filo. Il Tribunale della provincia ha infatti richiesto ai legali di Mauro Lovisa un’integrazione della documentazione da depositare agli atti, specie per quanto riguarda il pagamento dei creditori. Qualora non dovessero essere presentate nuove prove entro 15 giorni, il fallimento della società sarebbe a quel punto inevitabile.
Nel frattempo, il club ha ottenuto dalla Figc regionale il via libera per mantenere almeno l’attività di base, ma ciò non cambia il drammatico scenario venutosi a creare da qualche mese a questa parte. Questa estate si è parlato prima di Serie D, poi di Eccellenza, fino ad arrivare ad un’ipotetica - quanto improbabile - iscrizione dell’ultimo minuto. L’unica cosa certa, ad oggi, è che i ramarri non si iscrivono ad alcun campionato per la prima volta in ben 103 anni di storia.
Una situazione imbarazzante e dolorosa per tutti gli appassionati del mondo neroverde, che non solleva da colpe nessuno degli attori coinvolti: dalla discutibile politica gestionale del patron Lovisa all’amministrazione comunale, da sempre poco interessata alla questione. Il Pordenone è sempre più nell’abisso.