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Pordenone, e adesso? Contro l’Entella Domizzi è obbligato a vincere

di Alessandro Poli

Il periodo nero del Pordenone culmina con la pesante sconfitta di Brescia, che costa la panchina anche a chi mai si pensava sarebbe stato in discussione, quel Tesser che nel 2020 aveva scritto la storia portando i ramarri al quarto posto del campionato cadetto, a un passo dalla Serie A. Il suo esonero è proprio una sconfitta, come la dirigenza ha sottolineato, per questo Pordenone che dopo il mercato di gennaio non è stato più lo stesso ed è passato da essere squadra di metà classifica a combattente per non tornare in C. Domizzi, chiamato frettolosamente a passare dalla Primavera alla Prima squadra, ha ora un solo imperativo: vincere, contro l’Entella fanalino di coda, per tornare a respirare e cominciare bene, da qui al sette maggio, una lunga lotta per non retrocedere.

Probabili formazioni: ancora una volta, giustamente, non ci sono dati certi a disposizione per formulare una probabile formazione neroverde. Sicuramente non ci sarà Chrzanowski, a Brescia uscito nel primo tempo per infortunio, ma proprio sul suo lato torna dalla squalifica Falasco, che, se disponibile, sarà chiamato a partire dall’inizio.

Questi dunque i due possibili schieramenti:

Pordenone (4-3-1-2): Bindi; Berra, Bassoli, Barison, Falasco; Magnino, Calò, Scavone; Biondi; Ciurria, Musiolik

Virtus Entella (4-3-1-2): Borra; Coppolaro, Chiosa, Pellizzer, Costa; Dragomir, Mazzocco, Brescianini; Schenetti; Brunori, De Luca


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