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Pordenone, chiesti 60 giorni per il concordato in biancio, il Tribunale fallimentare deciderà il 22 giugno

di Davide Marchiol

Arrivano sviluppi sul Pordenone, in una giornata che è molto calda per quanto riguarda il futuro dei ramarri. È stato richiesto in queste ore un termine di sessanta giorni per il "concordato in bianco" presentato dai legali neroverdi. L'udienza, con giudice Roberta Bolzoni, è durata lo spazio di pochi minuti. Presenti anche il procuratore Raffaele Tito e il sostitutto Monica Carraturo, che non hanno fatto alcuna opposizione alla richiesta presentata dagli avvocati Roberto Casucci, Bruno e Antonio Malattia. Palla ora al Tribunale fallimentare che nell'udienza di giovedì 22 giugno stabilirà se concedere trenta o sessanta giorni di termine per la presentazione di un piano che permetta alla società di evitare il fallimento.


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