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Pesaro-Apu Udine 82-84, LE PAGELLE: Ambrosin illegale, Da Ros detta le regole del gioco

di Alessandro Vescini

L'Apu Udine onora al meglio la regular season e vince alla Vitrifrigo Arena contro Pesaro 82-84 nell'ultima trasferta stagionale. Bianconeri che dimostrano una mentaltà da campioni (non a caso) e ottengono un successo in rimonta anche privi di Johnson (tenuto precauzionalmente a riposo per un problema alla mano). Questi i voti dei friulani: 

Bruttini 7,5 - Gioca 24 minuti di una pallacanestro intelligente, furba e a servizio della squadra. Si toglie anche lo sfizio di una schiacciata in contropiede.  

Caroti 7 - Nel momento del break decisivo di Udine piazza due triple d'importanza capitale.

Alibegovic 6,5 - Tiene a riposo le sue frecce ma è capitano nel tenere alta la concentrazione di tutti nei momenti chiave. Si sente e si fa sentire, anche quando non segna. 

Ambrosin 9,5 - Semplicemente illegale stasera. In fiducia fin dai primi palloni toccati, mette canestri a raffica che abbassano azione dopo azione l'autostima della difesa di Pesaro. 7 triple e un +/- di 10 con lui in campo. Un fattore. 

Hickey 6,5 - Meno protagonista del solito ma capace di punire quando serve. Presente anche in fase di non possesso. 

Da Ros 9 - Detta le regole del gioco a suo piacimento, in post basso è di impossibile marcatura per Pesaro (ne è la dimostrazione anche il canestro di sola retina da dietro il tabellone). A rimbalzo poi, è tutto suo. Doppia doppia di assoluto livello. 

Pepe 6,5 - Tiene Udine sotto nel punteggio nel milgior momento dei padroni di casa grazie ai suoi canestri. Si innervosisce per qualche fischio, altrimenti sarebbe stato protagonista anche lui del match. 

Pullazi 7,5 - Entra benissimo quando chiamato in causa. In difesa fa il lavoro sporco ma che lo si comincia a notare quando Udine prima aggancia e poi supera Pesaro nel punteggio. 

Ikangi 6 - Chiamato a recitare un ruolo non suo (il centro), difende tutto sommato anche bene. 

Coach Vertemati 8 - In questa partita si è capito perchè Udine a detta di tutti gli altri 19 allenatori della Serie A2 è stata la squadra più forte del campionato. Superiorià netta, contro tutte le avversità e le assenze. Ma soprattutto una mentalità famelica, di un gruppo unito che raramente si vede. Il merito è in gran parte dell'allenatore. 


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