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Fiorentina-Udinese 5-1, LE PAGELLE: risorti. Cinquina facile facile

di Stefano Pontoni

217 giorni dopo l’ultima volta la Fiorentina interrompe il più lungo digiuno dalla vittoria in campionato della sua storia e batte l’Udinese per 5-1. Al Franchi succede di tutto, a partire già dall’ottavo minuto, quando Okoye lascia i suoi in 10 per l’uscita avventata su Kean. Al 20’, pochi secondi dopo il gol del vantaggio, partita sospesa anche per qualche minuto per il lancio in campo di petardi e fumogeni da parte di supporters viola

De Gea 6 - Scelto a sorpresa come capitano dei suoi, Kabasele gli sporca i guantoni dopo una manciata di secondi, per il resto resta inoperoso per tutto il resto del match. Incolpevole sul gran gol della bandiera di Solet. 

Pongracic 6 - Leggermente più appannato rispetto al resto dei compagni ma prova comunque sufficiente. Nel secondo tempo Mariani lo grazia per una reiterata trattenuta su Davis che poteva costare il calcio di rigore a favore dei friulani. 

Comuzzo 7 - Contiene benissimo Davis nel primo tempo con un paio di belle chiusure dove rimedia anche una ferita alla testa che non lo scompone. Si conferma tra i migliori in campo anche nella ripresa.
Dal 82’ Viti s.v.

Ranieri 6,5 - Adattato come terzino sinistro, ha compiti più difensivi e permette di far sganciare Dodo in fase di possesso. Non lo si vede troppo (il che non è per forza un malus) ma tatticamente è prezioso. Esautorato dal suo ruolo di capitano, continua a dirigere i suoi in campo. 

Dodo 6,5 - Molto più a suo agio nella difesa a quattro, fa tanti errori ma l’abnegazione non gli manca. Abbraccia con fragore Vanoli in occasione del 2-0, da una sua falcata in pieno recupero nasce l’azione del tris ed è perfetto nel lancio che vale il 5-1 di Kean. 

Ndour 6,5 - Nei primi 45 era quello che aveva brillato meno ma ha il merito di finire nel tabellina con un colpo di testa che ha portato i suoi sul 3-0. 

Fagioli 7 - Conferma le ottime sensazioni già mostrate una settimana fa contro il Verona, dirige bene e con grande temperamento l’orchestra in cabina di regia. Perfetto l’assist per il colpo di testa di Ndour. 

Mandragora 7 - Quinta rete realizzata in questo campionato, fotocopia di quella siglata contro il Como. Gara di personalità che si interrompe al 53’ a causa di un problema muscolare. Dal 53’ Fortini 6 - Entra concentrato a risultato già acquisito. 

Parisi 7 - Agisce come esterno destro nel tridente e, nonostante qualche errore, si dimostra tra i più in forma in questo momento. Nel secondo tempo una sua serpentina meriterebbe maggior fortuna ma è sfortunato a colpire il palo. Il pubblico gli riserva comunque una standing ovation.
Dal 72’ Kouame s.v.

Gudmundsson 7 - Più a suo agio nella posizione di esterno sinistro, sfiora il gol al 19’ ma è il palo a negargli la gioia, ci riesce venti minuti dopo con un sinistro dal limite da vero numero dieci che si infila sotto all’incrocio.
Dal 82’ Nicolussi Caviglia s.v.

Kean 7,5 - Lanciato in profondità, si guadagna subito un fallo su Okoye che porta i suoi in superiorità numerica. Da quel momento la partita è in discesa e il numero 20 si sbatte come un dannato per ritrovare una rete che in campionato gli mancava dal 26 ottobre scorso: ci riesce con la prima doppietta dell’anno in pochi minuti che mette in cassaforte il match.
Dal 72’ Piccoli s.v.

All. Vanoli 7 - Aveva preannunciato cambiamenti e mantiene la promessa: squadra messa a quattro dietro, con un tridente che vede Parisi ad agire da esterno di destra. Si dice che la fortuna aiuti gli audaci e forse non è un caso che appena il tecnico viola ha avuto il coraggio di cambiare la partita si sia messa subito in discesa con l’espulsione di Okoye. Il gol di Mandragora ha stappato il match e lo ha reso solo una formalità. Parlare di ‘guarigione’ è presto ma la corsa salvezza della Fiorentina inizia da questa prima vitto


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