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Brescia-Udinese 1-1, LE PAGELLE: De Paul salva i bianconeri. Dietro che dormita. Lasagna ci prova in tutti i modi

di Stefano Pontoni

Finisce 1 a 1 tra Brescia e Udinese. I bianconeri, che nel primo tempo dominano in lungo e in largo creando occasioni su occasioni (solo la traversa in due  occasioni e un miracoloso Joronen evitano il vantaggio), rischiano nel finale la beffa. Perché sono le rondinelle, su colossale dormita della retroguardia friulana, a trovare il vantaggio con Bisoli. Gli uomini di Lopez non avevano fatto però i conti con De Paul, è l'argentino al novantesimo a trovare il gol del pari. Un punto che sta stretto per tutte quelle che sono state le occasioni create. Il problema però è sempre quello, questa squadra (oggi anche sfortunata) fa tantissima fatica a buttarla dentro. Pareggio che va bene, per come si era messa, però dietro corrono e sono quattro le gare consecutiva senza vittoria.

Musso 5,5 - Continua il momento no del portiere argentino. Vero che su un paio di tentativi bresciani ci mette una pezza ma sul gol è anche sua la responsabilità. Su quella palla vagante doveva uscire. 

De Maio 5,5 - Regala ingenuamente a Bisoli l'assist per il vantaggio biancazzurro, ma si riscatta nel finale quando serve a De Paul l’assist per l’1-1 in mischia. Di voglia la risposta finale ma l'errore sul gol delle rondinelle è imperdonabile e dimostra un'assenza di comunicazione totale. 

Troost-Ekong 5 - Inoperoso per 45’, visto che il Brescia, Balotelli a parte, spinge pochissimo. Nella ripresa la solita dormita, vanifica quanto di buono fatto in precedenza scontrandosi in area con De Maio prima del sigillo di Bisoli. 

Nuytinck 6 - I palloni alti sono tutti i suoi, in area friulana e anche in quella bresciana. Niente da rimproverargli. E' dai suoi piedi, dalla sua voglia di andare a riprendere il risultato che nasce l'aazione del gol di De Paul.

Stryger Larsen 6 - Cerca di spingede con costanza sulla corsia di destra. Soprattutto nel primo tempo riesce a creare superiorità numerica e ad arrivare sul fondo. Un paio di invenzioni intelligenti (traversa di De Paul) e traversoni ben calibrati (colpo di testa di Okaka). 

Fofana 6,5 - Anche oggi Seko è uno dei migliori. In fase di interdizioni è il più presente, da metà campo in su è l'unico in grado di spingere con determinazione. Nel momento peggiore dei bianconeri non si arrende, corre dappertutto, cercando di spaccare in due la folta mediana bresciana. 

Jajalo 5,5 - Gotti lo preferisce all’ultimo a Mandragora. Partita così così, cerca di impostare il gioco ma la sua manovra risulta essere spesso troppo didattica. Già ammonito, esce anche per precauzione poco dopo l’intervallo (Dal 51’ Mandragora 6 - Porta più geometria e organizzazione di gioco in un secondo tempo più complicato per i suoi). 

De Paul 7 - Tocca ancora una volta a lui buttarla dentro. A chi dice che non è decisivo andrebbero mostrati i numeri di questo ragazzo. Provvidenziale, la sua zampata finale evita all'Udinese la figuraccia. Unica luce, unica fantasia. Sfortunato quando si mette in proprio e colpisce la traversa, al 92esimo la firma su un pareggio assolutamtente meritato.

Sema 6 - Un motorino sulla fascia sinistra: arriva sistematicamente sul fondo e crea spesso la superiorità numerica grazie alla sua velocità. Esce stanchissimo a un quarto d’ora dalla fine (Dal 78’ Zeegelaar s.v.).

Okaka 6,5 - Dialoga alla perfezione con Lasagna e cerca la gloria con un bel rasoterra in chiusura di primo tempo. Così come nella ripresa, quando impegna più volte Joronen pur senza riuscie a pungere. Gotti là davanti non può fare a meno della sua forza fisica e del suo senso della posizione.

Lasagna 6 - Pronti-via e colpisce subito una traversa. In velocità fa sempre ciò che vuole, visto che ha un cambio passo nettamente superiore ai suoi avversari. Sfortunato (Dal 71’ Nestorovski 5,5 - Entra e non incide. In un'occasione lancia gli avversari. Lotta sì ma ad un attancante si chiede anche altro).

Gotti 6 - Perdere a Brescia sarebbe stata una sciagura. La sua Udinese gioca bene, ha delle idee, riesce a creare ma se non segna nemmeno con le mani non è colpa sua. Dietro un errore lo si fa sempre, su questo aspetto ci si deve assolutamente lavorare.


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