APU Udine-Rimini 95-86, LE PAGELLE: big 3 decisivi
L'APU Old Wild West Udine batte Rimini per 95-86 al PalaCarnera e conquista la matematica prima posizione in campionato, che garantisce la promozione diretta in Serie A1. Di seguito le pagelle dei bianconeri:
Bruttini, 7: entra per sostituire un Johnson gravato dai falli nel primo quarto. Usa l’esperienza contro Camara, mostrando movimenti old school dal post ed è preciso dalla lunetta.
Alibegovic, 8.5: duella con Marini, da capitano sente la partita e si lascia andare a un po’ di nervosismo. Non si fa condizionare da un primo tempo non al suo livello, guida l’attacco bianconero con i due americani nei momenti decisivi. Segna la tripla che chiude la partita.
Caroti, 7: ottimo nel cercarsi i falli, non rinuncia a prendersi i tiri e non forza mai, pur litigando col canestro.
Hickey, 8.5: bene in difesa ma a secco nel primo quarto. In difficoltà al tiro, cerca i compagni più in serata di lui. Si sblocca nel terzo quarto: fa la faccia cattiva dopo un canestro e fallo e la sua partita cambia. Sale di livello quando conta e prende per mano la squadra.
Johnson, 8.5: un uomo in missione, parte fortissimo ed è il più continuo durante la partita, ma commette due falli già nel primo quarto. Nel secondo quarto è più attento pur mettendo la solita grinta. Prosegue con una partita intelligente. La schiacciata su Camara è un instant classic.
Ambrosin, 7: entra con grinta, si fa trovare pronto come sempre quando chiamato in causa.
Da Ros, 7.5: importante su entrambi i fronti: ottimo a rimbalzo, chiude con una doppia doppia da 10 punti e 10 rimbalzi.
Ikangi, 7: parte poco preciso, fatica in difesa su Robinson, decisamente meglio quando accoppiato a Tomassini. Chiude comunque in doppia cifra.
Pepe, 6: rileva Hickey a fine primo quarto.
Pullazi, 7: fa quello che può per contenere Johnson, un po' in difficoltà in difesa, ma in attacco non fa mancare il suo contributo: ottima partita.
coach Vertemati, 8.5: nonostante i principali terminali offensivi fatichino a trovare continuità, ha il merito di non far disunire la squadra, che riesce a venire fuori nel momento decisivo e azzannare la partita.