Apu Udine-Cantù 102-110, LE PAGELLE: bianconeri eroici, superiori a tutto e a tutti
L'Apu Udine è eroica, stoica, impavida di fronte alla corazzata Cantù e nonostante le assenze va vicinissima all'impresa di accedere alla finale con merito giocando una pallacanestro di cuore e carattere. Grande prova dei ragazzi friulani che dimostrano di essere davvero la squadra più attrezzata del campionato. Questi i voti:
Hickey 9,5 - Dopo 6 mesi di stagione lo possiamo dire: l'americano più impattante visto a Udine da 10 anni. Di un'altra categoria, si è preso canestri difficilissimi trasformandone molti. Semplicemente clamoroso. Gara perfetta, mancava solo la vittoria per regalare una notte da sogno a tutti i friulani.
Pavan 7 - Debutto assoluto tra i "grandi". 18 minuti e quella freddezza ai liberi che per poco non aiutava Udine a vincere.
Alibegovic 8,5 - L'ultimo a mollare, spirito da vero capitano. Oltre a tutto, persino alla febbre. 17 punti, pazzesco.
Rei Pullazi 7 - Uno dei pochi lunghi rimasti in campo a disposizione di coach Vertemati fa tutto: lotta, va a rimbalzo, tira, segna. Soffre un problema di falli ma compie una partita maschia di alto livello.
Ambrosin 8 - Prestazione solidissima per Lollo che sale in cattedra anche a livello di possesso presi e punti segnati in una serata complicata in cui mancavano diversi realizzatori.
Caroti 8,5 - Che partita, che carattere, che giocate per Magic Lollo! Una prova che è andata oltre le fatiche fisiche, oltre i falli subiti. Glaciale ai liberi con 9/10, per poco non bastava per vincere.
Bruttini 6,5 - Chiamato agli straordinari fa una grandissima prova sotto canestro.
Pepe 7,5 - Grande prova di Simone che si prende tiri difficili nei momenti più complicati della partita. Semplicemente clamoroso.
Agostini 6 - Conquista un rimbalzo prezioso e scarica per Mirza (ultima tripla dell'Apu). Impatto positivo.
MIzerniuk s.v. - Fa il suo esordio nei minuti finali.
Coach Vertemati 9,5 - Annullato tatticamente Brienza (miglior coach dell'ultima Serie A1 ndr.) per la terza volta in questa stagione. Stasera però non aveva due lunghi fondamentali come Da Ros e Johnson e nemmeno il miglior difensore della squadra (Ikangi). Problemi? Nessuno, o almeno non si sono notati fino ai tempi supplementari. Sempre calmo, gestione perfetta della partita e dei cambi. Solo un Valentini in versione "statunitense" gli nega una vera e propria impresa.