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Zico: "La preoccupazione a Udine non è più quella di fare una squadra competitiva, come ai miei tempi, ora s'allevano solo ragazzi da rivendere"

di Jessy Specogna

Arthur Zico ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcune delle sue parole:

Sul "progetto" Udinese: "Purtroppo la preoccupazione ormai a Udine non è più, come ai miei tempi, di fare una squadra competitiva. La testa della dirigenza è al calcio inglese, a Udine non si investe più, lo si fa a Watford e a Udine s’allevano solo ragazzi da rivendere".

Sull'emergenza Coronavirus: "Mi dispiace tanto per quel che sta succedendo nella mia Italia. Ho parlato col mio amico Causio e mi ha spiegato la situazione che state vivendo. È il momento di rimanere a casa. Anche qui abbiamo preso esempio dall’Italia, e si sono convinti a procedere con l’isolamento, a rispettare le norme igieniche, negozi chiusi tranne alimentari e farmacie, a non far uscire i più vecchi come me... Peccato, volevo godermi il Brasileirao".


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