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Via libera ai lavori: l’Udinese più vicina al “Nereo Rocco”

di Nando Di Giovanni

L’Udinese s’avvicina ancor di più allo stadio “Nereo Rocco” in vista dei prossimi preliminari di Europa League. Nella giornata di ieri, difatti, è arrivato l’ok da parte del Comune di Trieste. Ora manca soltanto la firma sul contratto che permetterà ai friulani di anticipare i lavori per rendere a norma l’impianto, oltre al via libera della questura giuliana.

“Oggi saremo dal dirigente comunale Dugulin per firmare il contratto – spiega il direttore amministrativo dell’Udinese Alberto Rigotto – e speriamo che sia tutto apposto. Fondamentale, inoltre, sarà l’approvazione da parte della questura, la quale ha indicato alla commissione di provinciale di vigilanza gli interventi necessari da fare al “Nereo Rocco”. Se tutto andrà come speriamo, già oggi potremmo essere in grado di dare inizio ai lavori”

Rigotto si recherà nuovamente a Trieste nella giornata odierna e sarà accompagnato dal progettista Roberto Regni, il quale si è già occupato dei lavori da effettuare allo stadio “Friuli”. Essendo l’Udinese un soggetto privato, potrà direttamente chiamare le ditte per dare inizio agli interventi. Come noto, la società bianconera anticiperà il costo previsto dei lavori (la cifra oscilla fra i 70 e gli 80 mila euro) per poi scalare la cifra dal canone di locazione dovuto all’amministrazione comunale per l’affitto dell’impianto.

Il nodo principale da risolvere è quello della videosorveglianza. L’urgenza è dovuta alla sua obsolescenza: oltre all’aggiornamento del server, l’impianto non permette di registrare e riprodurre le immagini che sono ormai di bassissima qualità. Inoltre, sarà necessario implementare il numero delle telecamere all’interno ed all’esterno dell’impianto. La questura di Trieste, inoltre, ha disposto la messa in rete dei tornelli per l’accesso agli spalti.

Non solo. Durante la riunione della scorsa settimana è stata disposta la sostituzione della cartellonistica per le persone diversamente abili, oltreché per i tifosi ospiti, insieme allo spostamento delle barriere per il pre-filtraggio.

Seppur la società bianconera non abbia ancora sostanziali certezze è fiduciosa di poter terminare i lavori in tempo utile per la comunicazione all’UEFA la nuova sede per le gare di Europa League. I friulani, difatti, hanno depositato come campo da gioco per le prime gare lo stadio “Alberto Braglia” di Modena, già omologato ed a norma, seppur l’intenzione sia quella di voler giocare in uno stadio molto più vicino.


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