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Un'avventura meneghina

di Francesco Donatelli

Milano, 31 agosto 2015. La mia prima volta all'Ata Hotel Executive, cuore pulsante del calciomercato, o almeno così si dice. Non che ci fossero le big, ma la maggior parte delle compagini di A era ammassata in quella struttura a due passi dalla stazione di Porta Garibaldi. Come ho già scritto sui miei profili social, l'esperienza non è partita nel migliore dei modi, anzi, per certi versi, era iniziata un po' come un film di Fantozzi. Senza uno straccio di accredito (data la mia minore età) mi presento la mattina del 31 con un pantalone nero, una polo-camicia (ribattezzata "pomicia", da un collega) e una giacca piuttosto pesante (inutile dire che la pomicia si è sporcata e sono stato costretto a indossare questa giacca nonostante il termometro indicasse una temperatura decisamente alta, almeno all'esterno). Prima sfacciato e poi timido, inizio a fare la fila per ottenere il pass, ma rinuncio e torno nella hall dei non addetti ai lavori. Fortunatamente, data anche la presenza di altri minorenni, riesco a strappare il mio accredito e lì comincia la nostra avventura, l'avventura di tuttoudinese.it. 
Parte subito una bomba, ovvero un possibile scambio Konè-Carmona con l'Atalanta: sentiamo qualcuno vicino alle due società, che smentisce questa eventualità, poi Giaretta, che chiude definitivamente alle possibilità di vedere realizzarsi questo trasferimento. 
Momento di stallo nel mercato friulano, uno dei tanti accaduti nei tre mesi, ma il 31 agosto è definibile come una deviazione spazio-temporale: tutta l'Italia è lì, tre mesi si racchiudono in meno di 24 ore. Ergo, nulla è banale. 

Al pomeriggio vengo raggiunto dal mio collega Digilio, firma che avete sicuramente già letto in questo sito come in altri. Cominciamo a lavorare in coppia per "portare a casa la notizia", i sempre-presenti Ergoli e Mariani ci assistono nella stesura delle indiscrezioni. Al 90%, ci dicono, il mercato in entrata è chiuso. Messaggio recepito, qualcosa in uscita si muove. Cominciamo a sentire gente presente e lì parte la news del giorno: Pinzi, il guerriero del Friuli, amatissimo dai tifosi, è ad un passo dal Chievo. Parte l'ossessionata ricerca a Luca Nember, ds dei veronesi, il quale ci confida che la trattativa è in fase di evoluzione. Passano 30 minuti e arriva il fatidico sms: è accordo tra le società, manca solo il sì del giocatore. 
Secondo quanto ci risultava però, come del resto ci aspettavamo, l'ex Lazio è restio a lasciare il Bruseschi. Probabilmente è partita una riunione fiume, sta di fatto che la chiusura è arrivata 4 ore dopo, alle 22:30. 

Alla sera le altre operazioni in uscita vengono imbastite: i giovani Camigliano e Marsura vanno verso un prestito in B, Geijo invece saluterà definitivamente Udine. 
Incrociamo, impaziente dell'esito della trattativa, il giovane passato dal Modena nella passata stagione, che, per scaramanzia, non ci ha voluto rivelare dove sarebbe andato a finire. Pazienza, lo scopriremo dopo, come avete già letto. 
Camigliano invece resta un'incognita: sentiamo il suo agente, il quale ci ha detto di essere all'ATA, cosa sulla quale nutro ancora qualche dubbio, a dir la verità, dato che abbiamo perlustrato in lungo e in largo, anche dividendoci, tutto il perimetro dell'albergo meneghino, senza però venire a capo di questo arcano... 

Nel mentre dell'affannosa ricerca incrociamo però, molto fortunatamente, devo ammetterlo, Marco Davide Faraoni. È con i suoi agenti e qualche uomo dell'Udinese, ma resta da capire ancora chi fossero gli altri due uomini che accompagnavano l'ex Inter. Si scopre che sono del Novara, squadra inizialmente in corsa per il laterale passato al Friuli tre anni fa nell'operazione Handanovic, ma poi tagliato fuori, secondo parecchie fonti, dall'offerta di 150.000 euro del Latina, inoltrata verso le 18.
Ben venga, Faraoni passa al Novara, si dice contento dell'operazione e tutti a casa. 

Vi chiederete, cari lettori, come mai ho voluto raccontare dal mio punto di vista l'ultimo giorno di calciomercato. Prima di iniziare a scrivere questo editoriale, mi sono fermato un attimo a pensare cosa stessi facendo un anno prima. Già scrivevo, ma seguivo tutto da casa, leggevo e riportavo. Guardavo tutto ancora con gli occhi dello spettatore, e alla chiusura, quasi nessuno narrava i momenti vissuti nel fatidico ultimo giorno. Oggi l'ho voluto fare io, per permettervi di chiudere gli occhi (idealmente, altrimenti non potete leggere. Che simpaticone che sono...), e vedere con i vostri occhi la corsa al contratto, all'accordo, la raccolta di un'indiscrezione.

Ringrazio chi mi ha permesso di essere lì ieri, chi c'era e chi si è fermato a scambiare due parole nonostante fosse stra-impegnato. Ringrazio tutta la redazione di TuttoUdinese.it, gli amici di TuttoB, e il personale dell'ATA per la cordialità e la disponibilità. Ci si vede a gennaio...


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