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Ulivieri: "Quando riapriranno le fabbriche, ripartirà anche il calcio"

di Jessy Specogna

Ai microfoni di Radio Punto Nuovo, Renzo Ulivieri, presidente dell’assoallenatori, ha fatto il punto sulla trattativa con la Lega per la riduzione degli stipendi: «Ho fatto un discorso generale su quel comunicato. In un momento come questo c’è da guardare alle fasce più deboli, coloro che hanno stipendi normali anche all’interno delle società professionistiche. Come assoallenatori cercheremo di sostenere le fasce più deboli, ma credo debba essere un discorso generale. Ho riportato ciò che dovrebbe essere il pensiero di tutti noi in una situazione come questa: cerchiamo di aiutare chi è in difficoltà. A me non piace mettere sul piano delle contrapposizioni certi argomenti, ho scritto una lettera garbata al Presidente della Lega appellandomi al suo senso di umanità, perché è quello a cui bisogna pensare adesso. Adesso, l’urgenza è dare una mano alle persone che sono in difficoltà, fuori ed all’interno del calcio. Come ne uscirà il calcio? La logica è quella del mercato e della concorrenza, si fanno concorrenza fra di loro per prendere un calciatore ed il costo aumenta. A me non garba tanto, credo ci debbano essere altri parametri. Questa logica che ha portato alla lievitazione dei costi, può essere anche rivista, ma dipende da coloro che hanno in mano le chiavi del mercato. Quando riapriranno le fabbriche, riaprirà anche il calcio. Rischiamo di navigare nel privilegio e potrebbe provocare disaffezione, ma comunque sarà il Governo a decidere, non Lotito ed i medici stabiliranno i tempi giusti».


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