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Udinesemania: bianco, nero e grigio

di Davide Rampazzo
Fonte: calciomercato.com

Bianco e nero come il colore delle maglie. Come l'avvio di questa stagione friulana, tra chiaro e scuro. Sprazzi di luce e bel calcio e momenti di buio. Le uniche sfumature sono quelle di grigio tra i capelli di Antonio Di Natale, 35 anni e non sentirli, principale (e unico) terminale d'attacco per Guidolin. Ancora una doppietta per lui contro il Catania che salva una partita, l’Udinese da una sconfitta casalinga, e lo conferma come uno dei più grandi calciatori di sempre.

E allora quelle sfumature di grigio che ha tra i capelli assumono il significato dell'esperienza e della maturità, non certo quello della 'vecchiaia' sportiva. Sono 159 i gol in serie A, e c'è tanta voglia di continuare anche perché, prima che i giovani che gli stanno dietro arrivino a quel grigio, di tempo ne deve passare. Bianco come il trionfo di Liverpool, nero come il passo falso svizzero.

Bianco come la vittoria all'Olimpico contro la Roma e nero (o meglio scuro e basta) come il pareggio con i siciliani. L’arcobaleno dell’Udinese deve ancora comporsi. Guidolin sta mescolando i colori primari di cui non può fare a meno (vedi le assenze di Pinzi e Benatia), sta creando e provando per trovare nuove tonalità. Al momento, però, l'unico colore a brillare su tutti è sempre quel grigio Di Natale che non passa mai di moda.


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