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Udinese, Zaniolo carica l'ambiente: "A Roma vogliamo tre punti"

di Alessandro Di Lenarda

Nicolò Zaniolo si è raccontato in una lunga intervista al Messaggero Veneto, nel quale gli argomenti sono spaziati da strettamente di campo ad altri decisamente più personali, iniziando però da un commento all'esultanza dopo la rete segnata sabato all'Atalanta: "Non volevo dire niente di particolare. Mi è venuta così. La partita era molto tesa, equilibrata ed è stato importante sbloccarla". Diversi poi i commenti a proposito dell'etichetta di "bad-boy" attribuitagli dopo alcuni episodi non particolarmente costruttivi: "Ho commesso degli errori e li ho riconosciuti. Sono tappe della vita. A 18 anni sono passato dalla Primavera dell'Inter a un top club italiano, ho fatto doppietta in Champions League, non era facile tenere la testa sulle spalle. A me interessa l'opinione che hanno di me le persone che mi vogliono bene: la mia ragazza, mio figlio e i compagni di squadra, non di coloro che mi conoscono in maniera superficiale. So come mi comporto e come lavoro".

All'orizzonte c'è la sfida alla Roma, in un Olimpico che non ha dimenticato il passato di Zaniolo in giallorosso e quell'esultanza esagerata in occasione del suo gol in maglia Atalanta: "Premetto che quell'esultanza non la rifarei. Ho sbagliato. Non so come mi accoglieranno, immagino che molti siano rimasti offesi dal mio comportamento, ma li capisco. Penserò a concentrarmi sulla partita anche perché in campo contro la Roma non ci andrà Zaniolo, ma l'Udinese. Vogliamo prenderci i tre punti". Un commento poi su quella passerella sotto la Nord al momento del cambio nell'ultima gara casalinga, con la curva pronta a osannarlo: "È stato bellissimo. Il calcio è del popolo, i calciatori vanno in campo per regalare emozioni e sentire gridare il mio nome in quel modo mi ha dato una grande carica. Speriamo di regalare altre gioie come quella con l'Atalanta". Infine un commento sul minutaggio concessogli finora: "Parlo molto con il mister. Sono reduce da stagioni un po' tormentate, sto aumentando il minutaggio un po' alla volta, Runjaic vuole tutelarmi. E poi dietro di me cui sono compagni che spingono e meritano pure loro di giocare".


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