Udinese, Thauvin senza filtri sul passato: "Payet mi ha pugnalato alle spalle"
Florian Thauvin, capitano dell'Udinese, si è lasciato andare in qualche dichiarazione ai microfoni di Zack Nani, noto streamer ventinovenne. Il francese ha raccontato alcuni episodi della sua avventura al Marsiglia, svelando dei dettagli molto particolari su Dimitri Payet (compagno di squadra all'OM) e su Vincent Labrune (presidente dell'OM dal 2011 al 2016).
Sul rapporto con Payet: "Mi ha pugnalato alle spalle. Ha preferito criticarmi davanti a tutti e ha afferrato il bastone che tutti gli hanno offerto. Gli ho detto "ascolta, sono felice di sapere che hai un problema con me perché non lo sapevo. (...) Da quel momento in poi, abbiamo smesso di parlare mentre restavano 3 mesi di competizione. L'ho incontrato un anno e mezzo fa, per caso, al Gran Premio di Monaco ed è venuto da solo a stringermi la mano e penso che fosse il suo modo di dire "Flo, ho fatto un casino". Sappiamo che con Dimitri non andremo a mangiare tutti i giorni insieme al ristorante ma bisogna saper perdonare nel passato"
Sull'addio all'OM e la vicenda legata al presidente: "Ci eravamo dati appuntamento per discutere, siamo arrivati quasi alle mani. Dopo la partita, mi chiama e dice che avrei dovuto andarmene perché altrimenti il club andrà in bancarotta. Ed ecco che comincio a sentirmi in colpa e gli dico di no. Il giorno dopo mi chiama e mi dice che il jet privato è lì. Mi confronto con Vincent Labrune. Ci siamo davvero amati ma siamo arrivati a un punto in cui al telefono ci diamo appuntamento per discutere. Siamo andati così lontano che entrambi stavamo per arrivare alle mani. Riagganciamo pronti per salire in macchina. Mia moglie mi dice di calmarmi. Vincent mi richiama dopo 15 minuti e dice: "Flo, scusami. Sono andato troppo lontano", gli dico anch'io e si calma"