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Udinese-Roma, la moviola: ma che rigore ha fischiato Di Bello?

di Stefano Pontoni
Minuto 93, confronto in area tra Zeegelaar e Shomurodov. Su suggerimento dell’assistente, l’arbitro assegna il calcio di rigore per un tocco di mano dell'olandese. Dagli undici metri Pellegrini realizza.

Il dorso della mano del difensore impatta fortuitamente il pallone all’uzbeko. Il numero 4 friulano viene punito nonostante la chiara involontarietà del gesto. Di Bello è deciso, fischia immediatamente un rigore che nemmeno dopo il centesimo replay pare essere chiaro. Il VAR conferma.

Un tocco del genere con un braccio assolutamente composto non può essere rigore, altrimenti non è calcio ma un altro sport dove si deve giocare senza le braccia.

Se un tocco così leggero, non intenzionale, viene punito così allora anche il contrasto in area tra Deulofeu e Cristante nel primo tempo è sanzionabile con il penalty. E invece no, l'arbitro immediatamente estrae il giallo nei confronti dello spagnolo.

Sconforto, rabbia. La solita fregatura. Fa bene Marino nel post gara ad alzare la voce.