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Udinese, Payero a TV12: "Il nostro obiettivo è quello di provare a raggiungere l'Europa"

di Alessio Galetti

Ai microfoni di TV12, durante la trasmissione Udinese Tonight, ha parlato uno degli uomini più simbolici della squadra friulana, Martin Payero. Il centrocampista argentino ha affermato come a Udine si trovi molto bene, ha spiegato la differenza di mentalità rispetto alla passata stagione e ha avuto modo anche di raccontare le sue esperienze calcistiche prima di giungere in Friuli.

Sulla scorsa stagione: "L'anno scorso è stato un anno troppo difficile, oggi pensiamo diversamente: siamo più positivi. Dopo una stagione negativa, come nella vita, arrivano sempre le cose positive. Noi siamo contenti di tutto, quello che sentiamo è che siamo uniti, con i tifosi, dentro e fuori lo spogliatoio. Dall'anno scorso è cambiata la mentalità, il lavorare di più, se si lavora tanto si ottengono i risultati".

Sul ruolo dei centrocampisti: "Sento che le decisioni del mister su chi far giocare a centrocampo fanno bene, perché non si sa mai chi scende in campo. Noi centrocampisti, in questo stile di gioco, siamo sempre pronti a dare un'opzione al compagno: sappiamo che se vinciamo i duelli a metà campo possiamo vincere la partita. Siamo forti a centrocampo, nell'uno contro uno, dobbiamo avere il coraggio e la responsabilità di giocare con e senza palla. La situazione dell'anno scorso era diversa: quest'anno si gioca per vincere, non per salvarsi, e questa cosa ci piace. Da quando sono qua sono aggressivo, prima non era cosi, ero diverso: giocavo più avanti e non avevo l'intensità che ho oggi; però mi piace e sento che ho fiducia a giocare in questo modo".

Sull'inizio di carriera in Argentina: "Ho iniziato a giocare nel River quando avevo 5 anni fino ai 9, dopo sono andato a Buenos Aires con l'unico sogno di diventare una calciatore professionista. È stata dura andare via da casa a 9 anni: dopo due anni non potevo giocare più nel River e tornai a casa dalla mia famiglia. I miei amici si sono sorpresi quando ho giocato per il Boca, io penso che il calcio sia un lavoro e io sono un professionista: è una squadra grandissima e mi ha aiutato a crescere emotivamente, tutti i giorni devi vivere una vita di mentalità, essendo sempre concentrati".

Sul trasferimento all'Udinese: "Arrivare a Udine fu una cosa molto veloce, due giorni prima della fine del mercato ho avuto la possibilità di venire all'Udinese e mi piaceva come idea, quando già nel 2020 ho avuto la possibilità di venire a Udine. L'Italia è più vicina all'Argentina dal punto di vista mentale: è stata una decisione di cui ero molto convinto".

Sulla partita contro il Venezia: "Noi sappiamo cosa ci giochiamo mercoledì: è come una finale. Noi dobbiamo dimostrare di essere più forti, contro il Venezia è più di una finale (derby). Il nostro obiettivo è quello di provare a raggiungere l'Europa".

Sulla sua crescita calcistica: "Oggi sento che sono un giocatore più completo fisicamente e tatticamente, devo migliorare tante cose, passo dopo passo arriveranno anche i gol e gli assist".

Sul suo futuro: "Mi sento felice qui, con la mia famiglia, voglio vincere e giocare in Europa, sempre passo dopo passo"

Sull'importanza della famiglia e la nascita della figlia: "La mia compagna mi ha sempre accompagnato: è un qualcosa di troppo emozionante, nonostante la famiglia sia lontana noi abbiamo creato una famiglia, lo spostamento è stato difficile sia per me che per lei. La famiglia è il valore più importante che ho.


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