Udinese, Padelli: "Serve l'aiuto dei più esperti per superare le difficoltà"
I microfoni di Radio Tv Serie A hanno intervistato il secondo portiere dell’Udinese Daniele Padelli. Il classe 1985, di rientro da un importante infortunio, ha toccato diversi temi, tra cui anche il difficile periodo che stanno attraversando le Zebrette.
Sulla sua esperienza in bianconero ha dichiarato: “A Udine mi trovo molto bene, c’ero già stato dodici anni fa e ho deciso di tornarci. Mia moglie è nata qui e anche i miei bambini si trovano bene, la qualità della vita è alta”.
Su quale sia l'antidoto per superare al più presto la crisi che sta colpendo la squadra: “Non stiamo attraversando un periodo semplice e bisogna lavorare tanto per uscirne. Lunedì abbiamo una partita importante contro il Lecce e, durante la pausa, abbiamo giocato un’amichevole con il Rijeka per prepararci al meglio. Dobbiamo stare tranquilli, il campionato è lungo e con una o due vittorie di fila si può stravolgere tutto”.
La recente gestione sul mercato ha fatto storcere il naso alla maggior parte dei tifosi per via dei troppi cambiamenti: “A Udine è risaputo che la politica societaria sia quella di scoprire nuovi talenti. Quest’anno sono arrivati giocatori di grande prospettiva, che però hanno bisogno di tempo per ambientarsi, imparare la lingua e capire che cosa significa giocare in Serie A. Molto spesso dall’estero si ha una visione distorta del nostro campionato, che è davvero molto tattico ed impegnativo. I nuovi hanno bisogno dell’aiuto dei più esperti per superare le difficoltà iniziali”.
Sulla telenovela Samardzic, la scorsa estate molto vicino alla sua ex squadra, il 37enne ha dichiarato: "Se fosse andato all'Inter lo avrei seguito comunque, tifo i nerazzurri da quando sono bambino. Sono felicissimo sia rimasto con noi, perché ha grandi qualità e può fare ancora meglio. Anche lui è consapevole di aver fatto la scelta giusta per esplodere definitivamente. Questa piazza è da sempre un bel trampolino di lancio. A volte è meglio completare il percorso di crescita in una squadra che ti da la possibilità di maturare come giocatore e come uomo e un ambiente sano e tranquillo come il nostro è l'ideale".