Udinese-Milan amarcord: la rinascita del 2012/13
Due squadre in difficoltà, che non vivono un momento semplice ma con tanta voglia di cambiare il presente. Così sono ora Udinese e Milan e così erano nel settembre del 2012, nella quarta giornata d’andata del campionato 2012/13. Entrambe le squadre navigavano in acque poco tranquille. La sfida del Friuli avrebbe permesso ad una delle due formazioni di uscire dalla crisi di risultati. E Guidolin, tecnico bianconero, fece il capolavoro.
Il 4-3-3 di Allegri dà l’impressione di riuscire a gestire bene la partita e di mettere in scacco il 3-5-2 classico friulano. Il tridente offensivo rossonero con El Sharaawy, Emanuelson e Pazzini crea non pochi grattacapi alla difesa avversaria, con il rientrante Coda. Già al 6’ Pazzini va vicinissimo al gol, imitato poco dopo dal compagno El Sharaawy (strepitoso Brkic). Ma quando Guidolin corregge il suo modulo in un 4-4-2 più compatto e solido, i milanisti non trovano più riferimenti e punti in cui colpire facilmente. Così l’Udinese inizia a gestire il gioco e a crescere, creando i presupposti per il vantaggio. Di Natale, Ranegie e Benatia sfiorano il gol, trovando però Zapata ed Abbiati a sbarrare la porta. Fino al 40’: palla in area, Mexes non interviene, Abbiati esce goffamente e Ranegie trova il gol del vantaggio.
Nella ripresa l’innesto di Boateng sembra permettere al Milan di cambiare passo. E il pareggio di El Sharaawy con una splendida staffilata al volo da fuori area all’incrocio dei pali sembra testimoniare la bontà del cambio di Allegri (52’). Ma il centrocampo rossonero, troppo sbilanciato in avanti, non collabora con la difesa che nell’uno contro uno soffre parecchio. Il vantaggio dell’Udinese è solo questione di tempo. Prima Di Natale sfiora il gol, poi Zapata commette fallo su palla inattiva e regala il calcio di rigore, venendo anche espulso per doppia ammonizione. Una chance troppo ghiotta per uno come Di Natale che sigla dagli undici metri il vantaggio per i suoi. Allegri prova nuovamente a cambiare le carte in tavola, inserendo Bojan per puntellare il suo attacco ma l’espulsione di Boateng a sette minuti dal termine preclude ogni chance di arrivare al pareggio per il Milan, chiudendo di fatto la partita. Finisce 2-1 in un Friuli in festa. Quell’Udinese nonostante le tante cessioni ed un avvio faticoso raggiungerà uno straordinario quinto posto che la qualificherà all’Europa League. Che Stramaccioni possa fare lo stesso e ripartire con una vittoria sul Milan?