.

Udinese, mal di vantaggio: seconda volta che viene beffata nel finale

di Andrea Bigetti

Il triplice fischio di Maresca sancisce l'ennesima partita in casa cestinata dai bianconeri. Mai così male fra le mura amiche, con l'Udinese che ad oggi non riesce ancora a mantenere i tre punti in Friuli nonostante le varie occasioni sciupate dai giocatori. Un doppio vantaggio gestito con troppa sufficienza è stato complice della ribalta scaligera, capace di sfruttare tutte le palle gol guadagnate. La terza rete firmata da Lucca sembrava allontanare una volta per tutte i fantasmi del pareggio, ma come nei primi 60 minuti, i bianconeri hanno abbassato la guardia subendo inermi le incessanti incursioni del Verona.

Anche sul possibile 4-2 è mancata la lucidità e la cattiveria tanto agoniate nell'era Sottil, con Lovric che spara a lato davanti a Montipo. Consci del possibile risultato positivo allora, i calciatori hanno iniziato a perdere tempo nei minuti di recupero, portando avanti un atteggiamento di spavalderia che condurrà l'Udinese a subire il gol di Henry, libero in area -come Ngonge- di impattare la palla nella disorganizzazione della retroguardia friulana.

Come è ben noto, non è la prima volta in questo campionato dove i bianconeri perdono all'ultimo i tre punti, e per trovare un esempio non occorre guardare troppo indietro nel tempo: l'Udinese-Atalanta del 12 novembre è la perfetta cartina tornasole. Una partita condotta in maniera impeccabile dagli uomini di Cioffi, se non fosse per la capocciata di Ederson al 92', a rimandare a data ancora da destinarsi la vittoria al Bluenergy Stadium. Giornata dopo giornata si è sempre più vicini al giro di boa del campionato, e se non si ingranerà la marcia al più presto si prospetta una seconda metà di Serie A di fuoco.


Show Player
Altre notizie