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Udinese, le due facce a destra: Ebosele bene, Ferreira male

di Andrea Bigetti

Se nel secondo tempo l’Udinese ha cambiato volto c’è un motivo e ha nome e cognome: Festy Ebosele. Il laterale irlandese dal suo ingresso in campo ha letteralmente cambiato gli equilibri della partita, con il piatto della bilancia indirizzato a favore dei bianconeri. Gli bastano 4 minuti scarsi per rendersi decisivo, palla in mezzo dopo una progressione impressionante e conseguente rigore guadagnato grazie al suo quasi-assist per Pereyra. Ringhia, corre, fa terra bruciata sulla fascia, caricando anche il pubblico di casa, che ha apprezzato, e non poco la prestazione dell'irlandese. L’ottima gara disputata da Ebosele però, getta ulteriori mormorii sul suo compagno di reparto Joao Ferreira. Il portoghese, partito titolare al Bluenergy Stadium, non entra mai davvero in partita, risultando sbadato, disattento e poco lucido. Sbaglia tempi di inserimento, come l’imbucata in area di Thauvin non sfruttata dal quinto in prestito dal Watford, e spreca varie occasioni nel dispiegamento dell’azione. Tecnica e qualità sono nelle sue corde, cosa che ha fatto vedere nelle due partite in cui Sottil lo ha fatto scendere in campo dal primo minuto (contro Salernitana e Frosinone), ma la brutta prestazione dei primi 45’ ha cestinato quanto di buono fatto finora.  


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