Udinese, Karlström può diventare una pedina preziosa per il centrocampo
Jesper Karlström può diventare una pedina fondamentale del centrocampo dell'Udinese. Il giocatore svedese arrivato dal Lech Poznan è entrato nel secondo tempo della gara contro l'Avellino e ha subito messo in mostra quelle che sono le sue caratteristiche.
Presenza fisica, innanzitutto. Lui stesso ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione di essere un giocatore molto forte sul piano atletico e mentale, specie per quanto riguarda la riconquista del pallone: "Mi piace giocare aggressivo, spero sia la parte che vedrete sempre di me in ogni gara anche quando ci saranno giornate difficili con la palla". A questo suo punto di forza si aggiunge una buona confidenza con il pallone tra i piedi in fase di impostazione, qualcosa che mancava a Walace, l'uomo che l'anno scorso occupava la stessa posizione. "Credo di essere un giocatore a tutto tondo, in tutti le squadre in cui ho giocato abbiamo sempre preferito ad avere la palla tra i piedi con una pressione alta per recuperarla il prima possibile", aveva aggiunto in conferenza stampa, sottolineando lui stesso l'importanza di questo suo lato in campo.
Mister Kosta Runjaic si è detto contento del suo esordio. Il tecnico conosce bene il suo giocatore, di cui è stato avversario in Polonia, e ha ben chiaro quale sarà il suo ruolo nello scacchiere bianconero: "Il suo ruolo sarà quello di essere più un 6 e collegare i reparti. Difende bene ma sa anche fare passaggi di qualità". Giocherà quindi più arretrato, in modo da collegare difesa e attacco. Per caratteristiche è il giocatore più adatto a ricoprire il ruolo di regista arretrato e anzi nella rosa dei bianconeri a oggi non ci sono compagni in grado di interpretare così bene queste richieste. Payero è un buon incontrista, ma pecca in fase di impostazione mentre Lovric è un giocatore che ama più inserirsi che costruire il gioco.
Karlström quindi potrebbe avere un ruolo molto importante durante la stagione, garantendo quell'equilibrio che mancava al centrocampo dell'Udinese. Starà all'allenatore dei bianconeri costruire il reparto in modo da mettere tutti i giocatori nelle condizioni migliori per brillare, garantendo quel possesso di palla che è una delle idee di base del suo gioco. Nella partita di Coppa Italia ha colpito come il suo primo pallone giocato sia stato una verticalizzazione su Lucca per accelerare il gioco e lanciare l'offensiva dei suoi. Nella mezz'ora in campo lo svedese ha cercato poi di ricevere spesso il pallone, dimostrando di aver iniziato a metabolizzare le richieste dell'allenatore. Ora gli va dato il tempo di conoscere i compagni e di ambientarsi a dovere, in attesa di vederlo al meglio durante il campionato.