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Udinese, Karlstrom: "Ce la faremo a giocare sempre come contro l'Atalanta"

di Alessandro Di Lenarda

Protagonista di una prima parte di stagione giocata ad alto livello, Jesper Karlstrom sta dimostrando grande capacità di adattamento nel campionato italiano. Il centrocampista svedese dell’Udinese si è raccontato così a Udinese Tonight, trasmissione in onda su TV12, partendo dalla sconfitta contro il Como: “Abbiamo giocato male, iniziando con molti errori. Abbiamo preso gol facilmente, il Como ha avuto più intensità. È una squadra forte, sono bravi quando hanno la palla e noi non eravamo al nostro livello. Contro l'Atalanta avevamo giocato molto bene, con concentrazione, e vogliamo giocare così sempre: il calcio però è così, è fatto di piccoli dettagli. Ora bisogna guardare avanti, abbiamo analizzato la partita e sappiamo che contro la Roma dobbiamo cambiare dal punto di vista dell'impegno e della concentrazione, ma sono sicuro che domenica faremo una bella partita".

Sul mancato salto di qualità dopo la buona gara con l'Atalanta: "È difficile dare una spiegazione, il calcio è difficile. Ogni squadra vuole giocare bene sempre ma abbiamo tanti giovani, è un processo che vogliamo far sviluppare. Sono sicuro che ce la faremo a giocare sempre come abbiamo fatto contro l'Atalanta, in casa e fuori. È sbagliato parlare di Europa dopo una vittoria, bisogna pensare di partita in partita. Contro il Como potevamo dimostrare che la nostra posizione di classifica non è un caso ma non ci siamo riusciti".

Sulla trattativa che l'ha portato a Udine: "In Polonia ho giocato tante volte contro Runjaic e lui non ha mai vinto contro di me, per questo mi ha preso! Mi ha chiamato lui, per me giocare in Serie A è sempre stato un sogno perché mio nonno è italiano, di Venezia. Se mi aveva cercato qualche altra squadra? No, perché prima costavo molto. Ho molta fiducia in me stesso, tutti gli obiettivi che ho raggiunto da mia carriera gli ho raggiunti grazie al duro lavoro. Il livello di questo campionato è molto alto, ci sono tanti giocatori forti e stadi importanti: per me è molto bello poter giocare qui". Infine, sulla possibilità di giocare in un centrocampo a tre o a due: "Per me c'è grande differenza. Se giochiamo a tre ho un ruolo più difensivo, anche se a volte mi alzo in pressing. Se giochiamo a due è diverso, ma non ho preferenze". 


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