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Udinese, Inler a Transfermarkt: "Questo lavoro mi entusiasma, tengo i giocatori in tensione e motivati"

di Alessandro Di Lenarda

Dopo aver ufficialmente terminato la carriera da calciatore nella scorsa estate, Gökhan Inler ha intrapreso quella da dirigente tornando nella città in cui è diventato grande nel panorama calcistico europeo. In una lunga intervista a Transfermarkt, l'ex centrocampista ha raccontato la sua nuova vita da responsabile dell'area tecnica dell'Udinese. "Da calciatore ho potuto confrontarmi con varie culture sportive. All'Udinese ho sicuramente imparato come far funzionare un modello di scouting e lo sviluppo dei giovani. Al Napoli la capacità di giocare sotto pressione di un grande pubblico, mentre al Leicester City lo spirito collettivo e come una corretta pianificazione posso trasformarsi in una favola. Al Besiktas, così come al Basaksehir, ho sperimentato il significato di una vittoria in campionato vivendola da comunità, percependone la cultura specifica. Questi sono esempi importanti di come si possano raggiungere gli obiettivi con la giusta organizzazione del club. In questo senso, ogni squadra in cui sono stato mi ha fornito una visione diversa. Ho sempre saputo, anche quando ero un professionista, che il calcio non fosse solo questione di campo. L'aspetto tattico, i processi dietro un trasferimento, la gestione di un club mi hanno sempre affascinato. Prendere questa direzione è stato naturale. Essere responsabile di un'area tecnica ti offre un'opportunità di gestione a 360 gradi. Sei in costante contatto con i giocatori, lo staff tecnico e la società, usando la tua esperienza su più livelli. Come lavoro mi entusiasma".

Sui suoi compiti all'interno dell'ambiente bianconero: "Lavoro su più campi, dallo scouting ai trasferimenti veri e propri, dallo sviluppo del singolo giocatore fino alla struttura organizzativa del club. Stiamo cercando di costruire un modello di calcio sostenibile in accordo con la visione dell'Udinese. Sono vicino ai calciatori. Li tengo in tensione, motivati, parlando con loro sia individualmente che in gruppo. Per avere successo nel calcio devi essere al 100% in qualsiasi momento. Io ci sono riuscito perché ho svolto i miei compiti da calciatore sempre con stimolo". Poi ecco i tre ingredienti per un svolgere bene il proprio lavoro all'interno di una dirigenza sportiva: "Primo: avere una visione ampia. Non si vive di successi a breve termine, ma è necessario pianificare il futuro di un club. Secondo: la comunicazione. È fondamentale stabilire i giusti rapporti con i calciatori, lo staff, il management e i media. Terzo: una forte rete di scouting. Trovare il giusto giocatore e chiudere un trasferimento in linea con le necessità della rosa e il modello del club è la chiave del successo".


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