Udinese, Davis a TV12: "Spero di rimanere anche il prossimo anno. Non sappiamo cosa ci sta succedendo"
Nel corso di “Udinese Tonight”, trasmissione andata in onda su TV12, il giocatore bianconero Keinan Davis ha rilasciato alcune dichiarazioni, nella giornata seguente alla dolorosa sconfitta casalinga contro il già retrocesso Monza. A due giornate dal termine, la squadra di Runjaic ha ancora la chance di raggiungere quota 50 punti, ma dovrebbe sconfiggere sia Juventus che Fiorentina, che si stanno giocando la qualificazione nelle coppe europee. Di seguito le parole dell’attaccante dei friulani:
Cosa pensi della sconfitta contro il Monza?
“È stata una delusione, siamo una squadra che può vincere con tutti e abbiamo deluso anche i tifosi. Non sappiamo cosa ci sta succedendo, in allenamento lavoriamo giorno dopo giorno. Dopo la partita eravamo sorpresi, in spogliatoio non ha parlato nessuno: sappiamo che è stata una brutta prestazione e proveremo a rispondere sul campo”.
C’è rammarico per non aver fatto di più in questa stagione?
“All’inizio della stagione ci siamo prefissati un obiettivo da raggiungere, nelle utile partite non sono state abbastanza buone: è stato un finale di stagione deludente, soprattutto perchè a metà stagione eravamo vicino a raggiungerlo”.
Sei soddisfatto del tuo rendimento?
“Non lo sono, sono rimasto fuori per tanto tempo e una delle cose importanti è essere disponibili, io non lo sono stato. Non ho ancora fatto vedere tutte le mia qualità, quando potrò giocare con più continuità mostrerò tutto il mio repertorio”.
Sul gol salvezza di Frosinone.
“Sono consapevole di aver segnato un gol importante, la gente me lo ricorda sempre ed è una cosa che mi fa felice. L’anno scorso sono rimasto fuori per tantissimo tempo e quella partita è stata una svolta per me. Prima di segnare stavo per uscire perchè mi ero infortunato nuovamente e non riuscivo a correre veloce, ma il mister Cannavaro mi ha detto di rimanere in campo”.
Sui tanti problemi fisici che ti colpiscono.
“Ci sto lavorando con il fisioterapista perchè vogliamo capire quale sia il problema, in estate parlerò anche con degli specialisti per risolvere questa situazione. Quando ho dovuto affrontare dei momenti più duri Lucca mi ha invitato ad allenarmi con lui e mi èp stato molto vicino”.
Ti senti un leader?
“Tutti sono dei leader a modo loro nello spogliatoio. Quando un giocatore ha tanti infortuni cambia la percezione delle sue abilità, cresce la preoccupazione. Non parlo molto in spogliatoio, io cerco di dimostrare le mie qualità in campo. In campo ogni tanto mi arrabbio, mentre fuori dal campo sono una persona calma”.
Sul futuro.
“Spero di rimanere qua a Udine anche l’anno prossimo. Preferisco giocare con un’altra punta vicino, indipendentemente dal fatto che sia Lucca, Thauvin o Sanchez. Non mi pongo limiti, voglio arrivare più in alto possibile dimostrando a tutti di cosa sono capaci. Sono consapevole della mia forza, credo in me stesso ma so che è difficile dimostrarlo quando sono caratterizzato da problemi fisici”.
Il punto debole.
“Le mie migliore caratteristiche sono legare il gioco e proteggere palla, ma posso ancora migliorare nei movimenti in area e devo essere più cattivo sotto porta”.
Il tuo impatto con la Serie A.
“Me l’aspettavo diversa, ho trovato tanta qualità: è un campionato di alto livello”.
Sui due gol che ti hanno annullato, contro Juventus e Atalanta.
“Il giocatore più forte che ho affrontato è Calhanoglu. Il gol contro la Juve era da annullare perchè ho spinto il mio avversario, mentre quello contro l’Atalanta penso che sarebbe dovuto essere convalidato”.
Come ti sei ambientato a Udine?
“Vengo da una città piccola, ma la più grande differenza riguarda il cibo, preferisco quello inglese, per il resto non ho trovato troppe differenze. Nel tempo libero cerco di rilassarmi, nonostante non abbia tanto tempo al di fuori dal campo. A Udine non c’è tanto da fare, ho la mia famiglia qua e ogni tanto vado al parco con mia figlia”.
Sul coro che ti hanno dedicato i tifosi.
“Non me ne sono accorto, ma ringrazio tutti i tifosi per l’affetto che sto ricevendo. Anche quando giro per la città sento il calore e l’amore della gente, che mi ferma e mi ringrazia. Dopo Frosinone sono venuti sotto casa mia ad appendermi dei poster e mi ha fatto piacere”.