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Udinese, col Lipsia vittoria di spessore che fa ben sperare per il futuro

di Samuele Marcon

Nel quarto appuntamento prestagionale, l’Udinese ottiene una straordinaria vittoria per 2-1 contro il Lipsia. I tedeschi, che il prossimo anno parteciperanno alla Champions League, si arrendono alle reti dell’ex  Lazar Samardzic e di Vivaldo Semedo. Un successo di prestigio, ottenuto attraverso una prestazione di carattere, che dà morale e fiducia per il prosieguo della preparazione.

Dal punto di vista delle formazioni, i rispettivi tecnici gestiscono in modo diverso l’occasione: due squadre miste per Marco Rose; undici tipo, invece, per Andrea Sottil, che nei primi sessanta minuti di gioco schiera la miglior combinazione possibile. Blocco difensivo (Silvestri, Perez, Bijol e Masina) e centrocampo (Walace, Lovric, Samardzic) analoghi a quelli della scorsa stagione, con Zemura ed Ebosele in grande spolvero sulle corsie laterali. Davanti - in assenza di Brenner, Success e Deulofeu – è di nuovo la volta di Beto e Thauvin. Dall’ora di gioco in poi, ampio spazio alle rotazioni.

L’Udinese inizia la gara con un approccio attendista, dovuto anche alla forza dell’avversario. Baricentro basso e difesa ordinata di tutti gli effettivi per poi provare a colpire in contropiede una volta riconquistata la palla. Con il passare dei minuti il ritmo dei friulani cresce, il pressing si alza e la palla gira sempre più veloce. Alla mezz’ora esatta la legge dell’ex colpisce ancora: Samardzic salta un paio di avversari con una serpentina di pura classe e insacca all’angolino, con la complicità del portiere Blaswich. Udinese in vantaggio. Prima del duplice fischio, c’è ancora tempo per un paio di progressioni palla al piede di un Festy Ebosele in forma smagliante. È lui la nota più lieta della prima frazione: nell’uno contro uno salta sempre il suo diretto avversario per poi fornire i compagni, che però non sfruttano a dovere le sue assistenze.

Nella seconda metà di gara il Lipsia cambia decisamente ritmo e, complice anche la consueta girandola di cambi in casa bianconera, trova il pareggio alla prima occasione utile con un sinistro all’incrocio di Openda. Da quel momento in poi, fino all’Ottantesimo è stallo assoluto, causa anche un campo appesantito dalla pioggia. Al minuto 82’, i principi tattici su cui insiste molto Sottil portano i loro frutti. I tedeschi provano un’impostazione dal basso, a cui i friulani rispondono con un pressing alto ben organizzato, che porta al recupero della sfera in zona pericolosa e alla rete del vantaggio di Vivaldo Semedo. Il portoghese è una gioia per gli occhi quando viene chiamato in causa, fornendo sempre un grande contributo.

Il risultato avrebbe potuto essere addirittura più ampio, se non fosse per quei due gol (apparentemente regolari) annullati a Zemura prima e Semedo poi. Al di là dell’aspetto numerico però, a fare ben sperare è l’atteggiamento propositivo messo in mostra dalla squadra, che sembra affinare giorno dopo giorno i meccanismi proposti dal suo allenatore. La società, dal canto suo, quest’anno si è mossa con straordinario anticipo sul mercato, con i nuovi arrivati che hanno alzato di molto il livello tecnico complessivo.

Nel frattempo, mentre le altre squadre sono alla ricerca delle pedine giuste per migliorare l’organico, l’Udinese ha annunciato l’acquisto di Christian Kabasele dal Watford, puntellando l’unico reparto in cui era necessario intervenire dopo l’addio di Rodrigo Becao. La rosa per la stagione 2023-24 può dirsi dunque pressoché delineata, fatto salvo per le normali dinamiche di mercato. In casa bianconera si respira un certo ottimismo, che di certo male non fa.