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Udinese Channel fa il punto di Inter-Udinese

di Ivan Cagnucci


Dopo il passaggio del turno in Tim Cup, in casa Udinese è tornato il sorriso. Cesena battuto non senza qualche difficoltà e passaggio del turno ottenuto. Di certo per Stramaccioni e il suo staff tecnico sarebbe stato meglio evitare la coda dei tempi supplementari, ma ciò che contava, dopo più di un mese, era ritrovare la vittoria. Perché vincere regala autostima e fiducia nei propri mezzi, cosa che forse era sembrata venir meno dopo i 2 pareggi e le 3 sconfitte in campionato nelle ultime 5 partite. Sotto la battente pioggia, il tecnico romano ha potuto ricevere ottime indicazioni.

A riposo molti giocatori tra i più utilizzati, su tutti Heurtaux e Di Natale, il momentaneo ritorno alla difesa a 3, le ottime prestazioni di elementi poco utilizzati, su tutti Geijo, sono stati ingredienti vincenti per la gara contro la formazione di Bisoli, che ci ha provato finché ha potuto, resistendo alla grande nonostante il tradimento di Volta, espulso per un fallo criminale su Bruno Fernandes. I romagnoli hanno ceduto il passo ai friulani, con il pensiero al campionato e alla classifica non lusinghiera per il cavalluccio. Nella serata delle prime volte in Italia di Allan e Lucas Evangelista, sono andati a segno Thereau, sempre più regolare anche entrando a gara in corso, e Bruno Fernandes, che dimostra di avere un conto in sospeso contro il Cesena. Movimenti organici e, come detto, indicazioni importanti da elementi che potrebbero anche candidarsi per un posto in campo per il secondo atto della doppia trasferta milanese. Non ci saranno sicuro Domizzi squalificato e Muriel infortunato, ma discrete notizie arrivano anche dagli esterni Widmer e Gabriel Silva, sulla via del recupero entrambi, con lo svizzero qualche passo avanti al brasiliano. Affrontare l'Inter di Roberto Mancini, ancora a caccia della prima vittoria in campionato, non è impresa facile, in particolare dopo le fatiche della Coppa Italia, ma l'umore, almeno per il momento è alto e Stankovic e Stramaccioni, nonostante quella fetta di cuore ancora inevitabilmente nerazzurra, vorranno tenere a distanza la compagine milanese sotto di un punto in classifica, smuovendo quei numeri esterni che, relativamente a punti fatti, gol segnati e reti di Totò, non sorridono alla formazione bianconera, che però è seriamente intenzionata a tornare da San Siro con punti pesanti in tasca.


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