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Udinese, Campoccia: "Bluenergy Stadium per Pozzo centro di ricavi, non di costi"

di Alessandro Vescini

Stefano Campoccia, vicepresidente dell’Udinese, è intervenuto durante l’evento “Infrastrutture e Sport: una ricchezza per il Paese” organizzato da PWC con Calcio e Finanza parlando del Bluenergy Stadium: "Certamente l’invenzione di Giampaolo Pozzo è quella di vederlo come un centro di ricavi e non di costo, lo è diventato in maniera molto concreto. Ci ha portato a considerarlo come una azienda, noi siamo una piccola società che ha stabilità da 30 anni grazie alla permanenza in Serie A, fatturiamo 80 milioni e su questo abbiamo iniziato a ragionare in termini industriali. Abbiamo considerato lo stadio come oggetto in chiave industriale".

"L’ultima fase è quella di puntare anche alla carbon neutrality – continua il vicepresidente del club friulano –, con fotovoltaico sul tetto che tra l’altro ci ha portato non pochi problemi. È il centro di tante attività, organizziamo 110 eventi e viene vista come business unit in cui costi e ricavi devono avere un loro equilibrio. Abbiamo voluto fortemente un auditorium da 300 posti e questo genera ricavi. Oggi guardiamo al futuro, che punta in particolare alla tecnologia come il riconoscimento facciale anche lì con problemi normativi, avevamo vincoli della privacy e ora tutta la Serie A si sta faticosamente allineando. Stiamo valutando investimenti digitali per creare fruibilità e attrattività nel matchday, attivando meccanismi anche per far gravitare utenza nel non matchday".


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