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Udinese, Bijol: "In questi due anni e mezzo, la mia evoluzione è stata continua"

di Giorgia De Marchi

Jaka Bijol si prepara a voltare pagina dopo tre prestazioni negative, consapevole che il livello della difesa bianconera è strettamente legato al suo stato di forma. Nelle prime tre giornate di campionato, lo sloveno aveva mostrato il suo valore.Tuttavia, nelle ultime partite, la situazione si è complicata: l'Udinese ha incassato ben otto gol, con alcune disattenzioni che hanno influito sul rendimento della squadra e sulle prestazioni del vicecapitano.

In un'intervista a Tv12, Bijol ha parlato della sua esperienza in Italia e della sua crescita come difensore. “In questi due anni e mezzo, la mia evoluzione è stata continua. Sono arrivato dalla Russia, dove la tattica non era molto sviluppata. Qui in Italia, invece, un difensore può crescere tantissimo, e tutti ti possono aiutare", ha spiegato. Il lavoro con l'allenatore e il suo staff è stato cruciale, specialmente nell'adattarsi a un nuovo ruolo nel centro di una difesa a tre: “Non avevo mai giocato in questo modo, ma abbiamo lavorato molto insieme. Ci sono stati alti e bassi, ma ho sempre imparato e posso ancora migliorare”.

Bijol ha anche rivelato aspetti personali della sua vita, condividendo come il supporto della sua famiglia giochi un ruolo fondamentale nel suo equilibrio mentale. “Ovvio che mi arrabbio anche io; è giusto non essere sempre calmi. Non sapete cosa succede nella mia testa”, ha detto sorridendo. La presenza costante della sua famiglia, con la mamma, il papà e la sorella sempre al suo fianco, gli dà serenità e lo aiuta a concentrarsi esclusivamente sul calcio: “Quando hai questo supporto, puoi lavorare in pace”.


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