Udinese, Bertola a TV12: "Venire qui è stata la scelta giusta, è una società che ti dà modo di crescere"
Nicolò Bertola è stato ospite di “Udinese Tonight”, trasmissione andata in onda su TV12, nel corso della quale ha affrontato vari temi. Uno fra tutti l’impatto con la nuova esperienza in bianconero e sulle prime due gare da titolare:
“Col Verona ho fatto tanti errori, il cambio di livello tra Serie B e A è notevole, c’è un’intensità molto più elevata. A Milano contro l’Inter è più facile esaltarsi. Il mio esordio in assoluto è stato fantastico, ho giocato da centrocampista e abbiamo vinto. Thiago Motta è un grande allenatore, senza peli sulla lingua, che difende sempre i suoi giocatori”
Sui giocatori italiani in Serie A, che sono sempre meno: “A Udine ce ne sono e sono sempre usciti grandi giocatori. Non bisogna mettere fretta, dandogli il tempo di sbagliare”.
Conosci Zaniolo, che è di Spezia come te? “Lo conoscevo di vista”.
Su Udine e sulla scelta dell’Udinese: “Penso di aver già visitato tutto, una città tranquilla dove si sta bene. Penso di aver scelto l’Udinese perchè è una società che ti dà modo di crescita, a differenza di come fanno in altre piazze. Spero di fare bene. L’interesse dei bianconeri c’era da mesi, la parola l’avevamo già data all’Udinese: avevo altre proposte in Serie A e all’estero, ma penso che sia stata la scelta giusta. Mi hanno chiamato spesso durante l’infortunio, ma stiamo parlando di una grandissima squadra”.
Su Runjaic: “Inizialmente facevo fatica per via della lingua. È molto esigente, vuole che lavoriamo molto, mi parla spesso e mi aiuto. Sono contento di averlo come allenatore”.
Sul ruolo preferito: “Preferisco la difesa a tre da braccetto, il centrale è un ruolo che non mi addice molto perchè bisogna essere aggressivi e avere grande fisicità. Il braccetto si sgancia molto con la palla e mi piace. Kristensen è un grandissimo giocatore e sta facendo benissimo da centrale: comunichiamo molto tra di noi”.
Sui primi calci al pallone: “Mio papà mi ha sempre aiutato, a 7 anni giocavo ogni giorno a calcio”.
Sull’esordio in Nazionale U21: “Non dovevo neanche giocare, poi il capitano si è fatto male. La convocazione in Nazionale maggiore? Ci penso e la sogno”.
Sul fiuto del gol: “A Spezia lavoravamo molto sulle palle inattive, ora spero di segnarne altri”.
Una considerazione sui tuoi compagni di squadra e un giocatore a cui ti ispiri: “Kabasele mi aiuta molto, è un giocatore di grande esperienza, ma cerco di prendere degli spunti da tutti i miei compagni. Il mio idolo è sempre stato Nesta, mentre di adesso dico Bastoni”.
Sul percorso scolastico: “Sto facendo l’università in Scienze Motorie. Il tempo se uno vuole lo trova”.
Come sei stato accolto da Inler? “Mi ha dato subito grande disponibilità, appena arrivato ci fanno vedere lo stadio e il resto e questo secondo me è bellissimo”.