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Udinese, Atta: "Segnare allo Juventus Stadium sarebbe il top"

di Francesco Maras

Sull'edizione di oggi, 2 dicembre, de La Stampa è presente un'interessante intervista ad Arthur Atta. Il quotidiano torinese ha voluto conoscere meglio il centrocampista dell'Udinese, che proprio oggi sfiderà nel capoluogo piemontese la Juventus in Coppa Italia: "A Udine sto bene, c’è tutto quello che serve per lavorare al meglio. Con Runjaic ho un ottimo rapporto, mi dà molti consigli. Vuole che sia più vicino alla porta per di più".

Il giocatore transalpino ha parlato anche della crescita fisica che ha sviluppato dal suo arrivo in Italia: "Qui il calcio è diverso rispetto a quello francese, è più tattico ma anche più fisico. Dunque ho lavorato un po’ sul mio corpo insieme con i preparatori. Ho aumentato la massa muscolare di circa 4 chili da quando sono in Italia. All’inizio è stato faticoso cambiare certe abitudini, ma ora mi sono abituato".

Una crescita che non è solo fisica, ma una vera e propria evoluzione grazie anche ai consigli di suo padre, ex calciatore: "Il più importante è di stare sempre concentrato su di me, sulle cose che devo fare io per migliorare. Perché è vero che il calcio è un gioco di collettivo, ma per aiutare la squadra devi rendere al massimo".

Tra le sue caratteristiche principali, Atta si è fatto notare soprattutto per la capacità di saltare l'uomo: "È una cosa innata, immagino, innanzitutto. Però è anche importante allenare questo fondamentale. Nel mio caso, poi, ha inciso molto il fatto che da ragazzino non ero alto, non ero fisico. Quindi dovevo imparare a giocare con il corpo, capire prima dov’erano i miei avversari, muovermi con rapidità e “giocare” con la palla. Più avanti, quando sono diventato un po' più alto e strutturato, tutto è diventato più facile e ho conservato questa mia caratteristica".

Atta ha poi parlato dei calciatori ai quali si ispira: "Credo che tutti i giocatori che amano fare dribbling abbiano il mito di Neymar. Come lui non c’è nessuno. Il mio mito assoluto è CR7. Sono cresciuto facendo il tifo per lui, perché per me è sempre stato il giocatore più forte del mondo: un campione che fa la differenza, che vince le partite da solo".

In chiusura, una battuta sulla partita di stasera, nella quale si aspetta di essere protagonista come lo è già stato a San Siro con una big come l'Inter: "Segnare anche allo Stadium sarebbe il top".


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