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Tuttosport - Il report di Udinese-Bologna

di Davide Alello

Dalle pagine di Tuttosport il report della partita di ieri che ha visto pareggiare Udinese e Bologna con il risultato di 1-1. Ecco quanto pubblicato dal quotidiano torinese:

"UDINE. Ha festeggiato anche oggi Antonio Di Natale, con il gol che ha regalato il pareggio alla sua Udinese e con la partita numero 300 con la maglia bianconera. Prima dell’inizio della gara è stato Gianpaolo Pozzo a premiare il suo capitano, dicendo: «L’Udinese ha 117 anni e tanto abbiamo dovuto aspettare per vedere un fenomeno così». E il fenomeno ha risposto con una gara un po’ in ombra fino al 40’ del secondo tempo, quando con una splendida conclusione, capitalizza a rete una magia di Muriel, che lo serve alla perfezione per il gol del pareggio. Infatti, ad andare avanti era stato il Bologna, con una perla del suo fantasista, Diamanti, su punizione (con la complicità di un Kelava non reattivo come spesso accade nel proteggere la porta) al 26’ della ripresa. La partita non è stata bella, l’Udinese non brillante, il Bologna bravo a controllare la situazione e a colpire quando ha potuto. «Non tutte le giornate sono uguali - ha detto Guidolin a fine partita - e poi anche gli avversari fanno la loro parte. Non siamo il Real Madrid e a volte ci diventa difficile essere al top. Dal punto di vista fisico non siamo stati brillanti. Alla fine dobbiamo accettare il risultato. Ci abbiamo provato ma è mancata la velocità di esecuzione». E proprio la mancanza di brillantezza ha fatto la differenza, perché, ha spiegato Guidolin, «se noi non siamo belli e intensi non riusciamo a fare tutto al meglio. Quando lo siamo normalmente vinciamo».
IMPRESA SFIORATA Invece vicino alla vittoria è andato Stefano Pioli con il suo combattivo Bologna: «Avevamo fatto la bocca buona al risultato - ha dichiarato il tecnico -, perché mancava davvero poco. Il rammarico è di non essere riusciti a capitalizzare le ripartenze nella ripresa, quando l’Udinese si era buttata in avanti alla ricerca del pareggio». Infatti, soprattutto con Moscardelli, gli ospiti hanno avuto qualche buona chance di chiudere la partita, sfruttando anche il cambio obbligato di Domizzi (per lui un riacutizzarsi del problema all’adduttore dei giorni scorsi) con il giovanissimo Bubnijc in difesa (reparto già privo di Heurtaux). E a proposito di cambi, tutti a Udine ieri si sono chiesti come mai Guidolin, con una rosa piena zeppa di trequartisti, non abbia modificato l’assetto tattico della squadra prima di passare in svantaggio. Su questo il tecnico ha sempre glissato e ieri ha dichiarato: «Io penso sempre a far rendere al meglio la mia squadra. Se sto pensando a mutare modulo? Certo che ci sto riflettendo, si può cambiare sistema di gioco per una partita intera oppure per un periodo più o meno lungo».
PARTTIA DIFFICILE Intanto, a Udine ci sono giocatori come Bruno Fernandes, Nico Lopez, Maicosuel (entrato in corsa ad innescare la reazione bianconera) ad attendere che qualcosa si sblocchi e che il 3-5-2 di Guidolin si trasformi in un canovaccio che li contempli. Nella gara di ieri, comunque, a fare la differenza sono stati i giocatori di qualità delle due squadre, che sono riusciti a destare dal torpore il pubblico del Friuli, stadio cantiere in attesa della ristrutturazione. Uno dei protagonisti è stato inevitabilmente lui, l’uomo dei record bianconero. «Sono contento per me e anche per i miei compagni - ha dichiarato Totò Di Natale -. E’ stata una gara particolarmente difficile, bravi loro a sfruttare la punizione di Diamanti e noi poi a pareggiare. Pioli è un bravissimo allenatore, scherzava sul fatto che non segnavo da tre partite e ho segnato contro di lui». E il capitano bianconero, a questo punto, ha anche un altro obiettivo: «Devo star bene, realizzare molti gol e arrivare ai Mondiali. Mi piace ancora tanto giocare, quando vedrò che non riuscirò più a divertirmi più, smetterò».


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