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Tuttosport - Atalanta-Udinese, il racconto della partita

di Davide Alello

Dalle pagine della testata torinese il raccondo di Atalanta-Udinese:

BERGAMO. L’Atalanta torna vincere, sotto gli occhi del ct Cesare Prandelli in tribuna, dopo le tre sconfitte consecutive con Napoli, Fiorentina e Parma trascinata da una doppietta di German Denis che stende l’Udinese all’Atleti Azzurri d’Italia. Un bottino che poteva essere più ricco se l’arbitro avesse fischiato il rigore su Bonaventura nel primo tempo. Rigore che stava per essere assegnato all’Udinese nella ripresa, con Di Natale già pronto dal dischetto, ma poi rientrato su segnalazione del guardalinee che ha riferito all’arbitro che l’azione era viziata dal fuorigioco facendo così infuriare i friulani.
DOPPIO TANQUE Vittoria obbligata quella dei nerazzurri che ritrovano in un colpo solo Cigarini, Moralez e Denis ieri decisivi: «Ci voleva questa vittoria - dice l’attaccante argentino - sapevamo che dovevamo invertire il momento negativo visto che ci mancavano i risultati. Contro l’Udinese abbiamo dimostrato un grande spirito di gruppo lottando su ogni pallone». Questione anche di modulo visto che l’Atalanta è tornata al 4-4-2? Stefano Colantuono non è d’accordo, semmai oggi ha ritrovato la sua Atalanta a prescindere dai moduli: «Siamo stati bravi, è cambiato atteggiamento, ritmo, abbiamo sbagliato pochissimo, non credo dipenda dal modulo. Contento per Denis: i gol ci servono come il pane. La squadra ha dato dimostrazione anche in passato di fare bene, deve solo essere convinta dei propri mezzi e metterli in campo. Moralez, Denis e Cigarini sono giocatori importanti, quindi è ovvio che la prestazione dell’Atalanta dipende dal loro rendimento. Il rigore? Danilo è davanti a tutti quando parte la palla, può anche essere considerato fuorigioco passivo, ma ci può stare tutto. Credo sia intervenuto il giudice di linea per segnalare il fuorigioco, che era molto evidente».
QUANTI ERRORI L’Udinese invece non riesce a fare punti in trasferta. Una partita in trincea, con la squadra arroccata in difesa e con pochi spunti davanti. Forse l’occasione migliore è arrivata ad inizio partita con quel contropiede di Maicosuel, al 21’ del primo tempo quando la gara era ancora sullo 0-0, poi l’Atalanta è diventata padrona del campo. «Abbiamo fatto male - ha ammesso Guidolin - abbiamo meritato di perdere. Il rigore dato e poi tolto, conta poco. Il nostro primo tempo è stato brutto, abbiamo avuto anche un giorno in più per prepararci. Abbiamo fatto molti errori, troppi, l’Atalanta ha meritato di vincere, ha giocato col coltello tra i denti».


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