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Tuttojuve.com - De Sabata (resp. New Generation): "Spero la Juve segua l'esempio dell'Udinese"

di Davide Gani
Fonte: tuttojuve.com

Domenica allo Juventus Stadium ci sarà l’importante iniziativa “Gioca con me…Tifa con me”, che permetterà a 6.400 ragazzi delle scuole calcio di seguire la partita dalle curve che sono state messe sotto squalifica. L’iniziativa non è nuova però, dal momento che da tempo l’Udinese è promotrice del progetto “New Generation”. A Tuttojuve.com Michele de Sabata ha spiegato come funziona e ha confrontato le due iniziative. Questa l’intervista integrale:

Partiamo dall’inizio, come è nata l’idea di portare i bambini allo stadio?

E’ dal 1998 che su mia iniziativa porto i bambini allo stadio, avevamo voluto dedicarla ad una persona, un capo ultras deceduto e insieme alla famiglia Pozzo abbiamo cominciato prima a coinvolgere scolaresche di circa 25 bambini, poi il progetto è cresciuto: oggi vengono allo stadio sia scuole elementari e medie sia scuole calcio. Ad ogni partita fissiamo un certo numero di piccoli spettatori per un totale di 20 mila ogni anno, l’ingresso è gratuito e li ospitiamo in tribuna, quindi al coperto.

Da tre anni abbiamo voluto investire su un’ulteriore scommessa con "New Generation Fans" rivolto ai bambini dai 7 ai 14 anni. I piccoli arrivano fino all’ingresso accompagnati dai genitori, poi vengono affidati e seguiti da 25 volontari e professionisti in animazione che si prendono cura di loro, creando le coreografie e i cori. Di solito i bambini sono 300 ad ogni partita, e oltre al match sul campo trascorrono il prepartita con un giocatore infortunato o squalificato, con cui nella sala conferenze hanno un confronto diretto. Spesso i giocatori si trovano in difficoltà di fronte alle domande incalzanti e spontanee dei bambini, sono momenti assolutamenti divertenti.

Ospitiamo anche i bambini tifosi delle squadre avversarie, poi tra il primo e il secondo tempo offriamo loro la merenda. Durante l’anno organizziamo una visita di tutto lo stadio, li portiamo a seguire gli allenamenti della squadra dove incontrano l’allenatore e i calciatori.

Un impegno notevole e assolutamente volontario

Bisogna avere una certa flessibilità con i bambini, in questo caso l’Udinese sempre stata molto sensibile, non c’è nessun guadagno anzi un investimento della società, tutto nasce per avvicinare i bambini, il nostro futuro, al mondo calcistico. Nella scorsa stagione, nelle ultime due partite abbiamo avuto 1500 bambini in tribuna, uno spettacolo molto bello e unico.

Come vede l’idea della Juventus?

Un plauso all’idea della Juventus, anche l’Ajax lo fece anni fa, speriamo che in Lega Calcio queste iniziative vengano prese d’esempio e premiate. Mi auguro che altre squadre si ispirino a noi e che i bambini possano accedere così facilmente allo stadio, magari con un’area appositamente dedicata, è bello fargli vedere il giusto lato delle partite: un autentico spettacolo, senza odio e scontri.

Certe famiglie avevano paura a portare i bambini al Friuli, ma dopo la nostra iniziativa si sono ricreduti, questo è solo l’inizio di un lungo percorso, spero che anche la Juventus dedichi già dal prossimo anno un settore per i bambini, queste sono iniziative buone.

Quale rapporto deve creare la società con il bambino tifoso?

Lo stadio per i bambini è una cosa meravigliosa da loro c’è sempre da imparare, portano allegria, oltre ad essere il nostro futuro sia come tifosi, clienti o giocatori.

Il rapporto tra società e bambino è molto importante, perché i più piccoli si identificano nei giocatori. Stare con i bambini fa dimenticare tutto, anche le amarezze delle sconfitte. Fra di loro nascono poi amicizie, imparando a stare insieme agli altri e facendo Gruppo. I genitori l’hanno capito molto bene questo è un progetto straordinario che sta dando grande soddisfazioni a noi e alla società.

Il più grande complimento che mi hanno fatto è stato sentirmi dire dai signori della tribuna vicino che facevamo troppo chiasso, vuol dire che c’è entusiasmo e passione fin da piccoli, fra di loro c’è grande intesa e orgoglio, e quando vanno a scuola non si vergognano di dire che sono tifosi dell’Udinese, tanto che vanno a scuola con zainetti e maglie della squadra friulana. Questo è un indice di appartenenza ai colori bianconeri.

Un pubblico da crescere e conservare

Con i bambini non si può sbagliare, loro vanno assolutamente protetti con norme specifiche per la sicurezza e la privacy. Noi viviamo in una realtà piccola in cui però l’Udinese si comporta come una grande squadra. Il sorriso dei bambini è sempre la più bella soddisfazione per il nostro impegno sociale.

Il calcio fa miracoli, ma anche allo stadio bisogna comportarsi bene, deve essere come un teatro in cui si rispettano gli altri e l’ambiente.

Come vede il proprio lavoro a contatto con i bambini?

Io mi diverto e imparo molto da loro, mi diverto da matti. Qualche domenica fa li abbiamo portati a Verona ed è stato fantastico, per Torino non siamo riusciti a organizzare un pullman a causa di problemi di orario, perchè sarebbero tornati a casa troppo tardi.

Questi tre anni sono stati fantastici, i bambini si comportano da perfetti tifosi con i loro palloncini, cori e striscioni, per seguire la partita sempre in modo rispettoso ed educato.

Il loro sorriso, al loro gioia e il loro rispetto sono le cose più belle che gratificano il nostro lavoro.


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