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Triestina, Tesser sulla penalizzazione: "Sarei rimasto anche a -13"

di Francesco Maras

Attilio Tesser è stato intervistato sulle pagine de Il Piccolo sulla situazione della Triestina, squadra con la quale era riuscito a mantenere la Serie C con una rincorsa incredibile finita ai playout: "La salvezza è stata una gioia grande per me, i collaboratori, i giocatori ma soprattutto per Trieste e la Triestina. Non si poteva accetta-re una retrocessione nei dilettanti. Gioia doppia pensando al bene che ci hanno donato i tifosi e a dove siamo partiti, con una squadra a 6 punti su 48 disponibili".

Nonostante la salvezza, la squadra giuliana non naviga in acque tranquille: "Speravo che quella salvezza potesse portare serenità e mi spiace oggi non sia così, questo è quello che si vede da fuori. Sarei rimasto più che volentieri a Trieste, anche a -13, c’erano di nuovo basi importanti, feeling in spogliatoio, per me fondamentale. Mi sarebbe piaciuto ripartire con quei ragazzi, anche per dare continuità".

Tesser ha raccontato anche di essere stato contattato dal direttore generale dell’area sportiva Alex Menta: "Una quindicina di giorni fa mi sono visto con Menta, mi ha detto che sarebbero accadute delle cose e mi avrebbe richiamato, al che ho dato la mia disponibilità per allenare ancora la Triestina, ma poi non l’ho più sentito".

Quello che inizierà sarà uno dei campionati più complicati nella storia della Triestina, secondo Tesser: "Sarà difficilissimo perché i margini di errore sono strettissimi. Quando abbiamo affrontato al mio arrivo prima, seconda e quinta in classifica, ho sempre detto che quei primi 7 punti sono stati fondamentali a livello mentale. Se parti bene prendi entusiasmo e fiducia. Qui sarà uguale, dovrai avere i giocatori ed i collaboratori giusti, devi creare uno spirito forte, non puoi fare un campionato ordinario".


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