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Top & Flop 19^ giornata

di Redazione TuttoUdinese
Fonte: Tuttomercatoweb

Tutto come previsto e preventivabile. Juventus, Roma e Napoli continuano nel loro campionato a parte, vincendo le rispettive partite e procedendo noiosamente verso una corsa a tre per la Champions League (e a uno per lo scudetto). In coda brillante vittoria del Sassuolo - o grigia defezione per il Milan? - che inguaia il Bologna. L'Inter continua a mancare l'appuntamento con i tre punti, mentre i cugini nerazzurri dell'Atalanta battono il Catania nella sfida salvezza.

I top

La Roma - Quattro gol, una prestazione da incorniciare, così come la splendida sforbiciata di Florenzi a spaccare in due la gara. Garcia probabilmente può recriminare solamente perché davanti ha una squadra come la Juventus, vero schiacciasassi in una stagione quasi perfetta dei suoi. I giallorossi giocano comunque un calcio da veri intenditori, peccato non potersi godere uno sprint scudetto a tre per via della netta superiorità juventina.

Amauri - Essere il peggiore in campo fino a dieci minuti dalla fine, siglare due gol e chiudere la partita, triplicando di fatto il proprio bottino reti nel campionato di Serie A. L'italobrasiliano, nonostante qualche problema di troppo nei primi mesi, sta tornando a essere una bocca di fuoco importante per questo Parma. Ventisei punti sono pochi per i crociati, almeno per quello dimostrato finora, ma se il proprio bomber riprende a segnare potrebbero esserci anche delle sorprese.

Poker servito Berardi - Quattro gol da grande, grandissimo attaccante. Da prima punta, ma anche da rifinitore. Quello con i piedi buoni, buonissimi, per intenderci. E infatti il gioiellino del Sassuolo rischia di diventare a brevissimo giro di posta uno degli outsider per il mondiale. E la risposta italiana ai tanti campioni tedeschi che, da un anno all'altro, sbocciano e diventano grandi. Da Reus a Muller, per dirne due.

I flop

L'Inter di Mazzarri - Bisogna partire dalla fine: il rigore su Botta c'era ed era sacrosanto. Per poi tornare a metà, con Nagatomo che avrebbe segnato il gol del due a uno regolarmente. Finendo con l'inizio: come si può giocare con il Chievo con una punta e mezzo, sperando di fare tre punti? Bella domanda.

Le papere di Adan - Il Cagliari per settanta minuti dà del filo da torcere alla Juventus, poi ci pensa lui - con un goffo tentativo di respinta sul tiro di Marchisio - ad aprire la porta agli avanti bianconeri. Che poi chiudono il risultato a tripla mandata con l'appoggio di Lichtsteiner, dopo un altro suo intervento quantomeno discutibile. Rivedibile (e da rivedere, magari fra un po' di tempo).

Il Catania - Non tanto per la prestazione, più che positiva per quarantacinque minuti e all'arrembaggio negli ultimi sprazzi di secondo tempo. Bensì per la mancata cattiveria, per i tredici punti che sembrano un'ancora troppo pesante da tirare su nel mare della salvezza. Servirebbe un altro innesto, sebbene Lodi sia un fantastico valore aggiunto: la concretezza sotto porta.