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Tommasi:"La programmazione dev'essere più seria. Sulle dimissioni di altri non posso discutere"

di Davide Marchiol

A margine della presentazione del Gran Galà AIC, parla Damiano Tommasi, presidente dell'Assocalciatori. "Uscire ai play-off come ieri, immeritatamente, fa riflettere tanto. Speriamo si trovi una soluzione che non sia immediata ma che abbia pianificazione. E' da anni che siamo i soli a parlare di calcio, come componente tecnica del Consiglio Federale, spero che ne parleremo ancora. C'è da capire a cosa servano i settori giovanili, per poi usufruirne al meglio. Abbiamo provato a portare il nostro contributo, a volte ci siamo riusciti e altre no. La partita si gioca su episodi, siamo usciti su una deviazione e solo così potevano passare il turno ma la seria programmazione non può vivere di episodi. Si sta seminando probabilmente poco, noi è da anni che parliamo di altro rispetto a quello che si sta facendo. Ventura? E' difficile per me, che non sono tecnico, commentare l'allenatore. Il risultato è figlio di tutti. Quello sul campo è ingiusto rispetto a partite e prestazioni, abbiamo giocato mezza partita all'andata sottoono. Il percorso di Ventura è stato complicato, venendo dopo uno come Conte. Gli addii dei senatori? Lo si da quando ci si accorge di non poter dare di più di quello che si è dato, è giusto ci siano altri alla guida della Nazionale. Ci sono giovani per riprendere in mano eredità pesanti e i tanti ragazzi ne sono in grado. Tavecchio e le dimissioni? Non sta a me dirlo. La riflessione deve essere seria. Bisogna capire dove si è arrivati e dove si vuole andare, bisognerà fare quel che non si è fatto per anni ovvero ragionare a medio-lungo termine. Le idee si portano avanti con gli uomini che ci credono, non so chi avrà idea di parlare di calcio da qua in avanti e come lo farà. Da questo dipenderanno i risultati che otterremo. L'incontro in FIGC di domani? Non c'è ordine del giorno o tematica. Dovremo ascoltare prima, soprattutto, e parlare poi. Non abbiamo mai avuto problemi nell'esplicitare il nostro pensiero, portiamo avanti un'idea condivisa. Io parlo a nome della categoria che rappresento, se da domani ci sarà più di uno a condividerla meglio, altrimenti dispiacerà. De Rossi e il rifiuto a entrare in campo? Ho sentito anche le sue interviste, ha spiegato quello che era successo. Nella turnazione del riscaldamento non vedeva il suo momento, figuriamoci se non volesse entrare".


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