TMW - Serie A, l'undici (più riserve) delle sorprese: tre bianconeri in panchina
A bocce ferme, un punto sulle migliori sorprese sul campo di questa prima parte di campionato è d'obbligo. Così, per diletto, più che per spirito critico, dipingiamo un ipotetico undici di sorprese. Di rivelazioni.
Portiere - Il ruolo va a Marco Sportiello, ventiduenne dell'Atalanta ed un futuro da predestinato. Era al debutto in A, doveva ereditare la pesante maglia di Consigli ma ha stupito tutti. Ed attirato, s'intende, gli occhi e le attenzioni delle grandi.
Terzino destro - Niente grandi, sicché l'uomo nuovo è Bruno Peres. Brasile e difesa è un concetto che vent'anni fa, tranne rare eccezioni, suonava quasi come un'amichevole battuta. Peres non è certo difensore arcigno ma è corridore puro, centometrista che ha fatto impazzire la Juventus e macinato chilometri per mezza Italia. Arrivato dal Santos, ha già conquistato Torino.
Difensore centrale - La prima maglia va a Daniele Rugani, e che bello è poterlo dire in ottica Italia del domani. E' già della Juventus, nel frattempo se lo gode Empoli. Al debutto in Serie A, ha già dimostrato di essere centrale completo. Rosa già fiorita, in attesa di sbocciare anche in una grande.
Difensore centrale - Sarà che il Costa Rica è diventato Grande al Mondiale e l'Italia lo sa bene. Però non ci si attendeva certo una simile esplosione pure di Giancarlo Gonzalez, ventiseienne alla prima in Italia, con la maglia del Palermo. Centrale completo, è il leader difensivo della banda Iachini.
Terzino sinistro - Ha strappato il posto a Nicola Murru, ma la notizia non è questa. La novità è che tra le sorprese mancine del campionato c'è Danilo Avelar, già in ottica Napoli, esterno reduce da anni chiaroscuri ed ora rivelazione della retroguardia di Zdenek Zeman. Uno che non lancia difensori come se piovesse...
Centrocampista centrale - E' l'undici delle sorprese, quindi niente Pogba, Nainggolan e affini. Solo rivelazioni e nomi b-side, il primo è quello di Josè Mauri. Già, proprio il baby di Parma, pur ultimo in classifica, ma unico faro in una squadra che vive l'anno più fondo e sprofondo della sua storia recente.
Centrocampista centrale - Pescar talenti nel Genoa è semplice, la notizia è che Andrea Bertolacci è diventato grande, se non grandissimo. Fa entrambe le fasi, è pronto per spiccare il volo ed è già Nazionale.
Centrocampista centrale - Visto che l'Empoli è tra le sorprese, dopo Rugani dentro anche Mirko Valdifiori. Classe 1986, nato gregario, diventato uomo in più in questa stagione. Lo seguono già in molti, se lo coccola e gode Sarri nel suo azzurro champagne.
Esterno - Ha un nome pesante, sia per l'Argentina che per Genova. Maradona e Milito? No, Diego Perotti. Dopo le annate sfortunate, e pure infortunate, è tornato Grande. Maiuscolo. E' un 10 squisito, giocatore di spessore internazionale. Intuizione sublime di Preziosi & co...
Centravanti - Qui la palma se la giocano in molti ma per l'annata che è stata, impossibile non inserire tra le sorprese almeno un giocatore della Sampdoria. Sicché la maglia va a Stefano Okaka, che magari non sarà un finisseur docg, ma alzi la mano chi si è svenato nell'ultima asta fantacalcistica d'estate per accaparrarselo...
Esterno - Palermo fa il bis. Con Franco Vazquez, che ora piace a tutti. Argentino, era ad un passo dall'addio, ma per mete meno nobili, adesso è un altro gioiello alla stregua del ben più noto Dybala e lo vogliono Valencia e Fiorentina. Per dirne solo due...
La panchina
Sette nomi, come un tempo. Un portiere, più due per ruolo. Dentro Orestis Karnezis, greco dell'Udinese che ha strappato il posto ad un certo baby prodigio come Scuffet. Sebastian De Maio è l'alternativa perfetta per il centro, vista la grande stagione che sta facendo col Genoa, lui come Francesco Acerbi, tornato leader a Sassuolo. A centrocampo, Mati Fernandez della Fiorentina, che pareva dimenticato e che invece è tornato grande. E poi, escludendo ancora le big, pure Bruno Fernandes dell'Udinese, per premiare anche la grande stagione della banda Stramaccioni. E davanti? Tosta scegliere solo due nomi. Allora andiamo con Filip Djordjevic della Lazio, tra le sorprese perché era protagonista inattesa. E sull'esterno? Cyril Thereau. Che si è preso i galloni da titolare a Udine. E che non li ha più persi.